Il parere, l'importanza del direttore generale
Personalmente mi trovo d’accordo sul nome di Renato Zaccarelli, ma non è il nome la priorità.
Riprendendo la riflessione che qualcuno potrebbe giustamente fare circa la convinzione che non esiste una Società vera nel Torino Calcio e che quindi non si porrebbe nessun tipo di suggerimento, io dico che questo pensiero sarebbe di rassegnazione e che la volontà da sollecitare sarebbe quella, invece, di cercare e di trovare le strade giuste per superare manchevolezze innanzitutto di carattere organizzativo. Anche perché l’inserimento di un DG è un tassello strutturale nella creazione di una Società calcistica moderna. E forse l’imprenditore Cairo lo ha sottovalutato e nessuno, perché magari personalmente non interessato a ciò ( vedi la presenza del Sig. Petrachi ), glielo ha fatto urgentemente notare.
Ed oggi si insiste nell’errore perché si considera il rapporto con l’attuale DS irrinunciabile.
E perché questo DS non sponsorizza assolutamente nessuno al di sopra di lui.
Ritornando alle preferenze e quindi al nome di Renato Zaccarelli, non si capisce fino in fondo perché, molto tempo fa, un suo colloquio avuto con il Presidente non ebbe sbocchi positivi.
Certamente non collimavano determinate vedute. Ma il sig. Zaccarelli, dico io, è un ottimo conoscitore del mondo del Calcio oltre che essere un vero conoscitore dell’ambiente granata. Ma è anche un professionista serio, che sa quali sono le regole da impostare e da far rispettare all’interno di una efficiente gestione societaria. E’ un uomo deciso ed equilibrato. E’ un aziendalista, e questo dovrebbe rassicurare il Sig. Cairo; in ultima analisi è una persona che la tifoseria granata tutta accetterebbe come grande punto di riferimento. Il sig. Cairo si limiti a rappresentare la proprietà e dia le redini in mano a gente che sa come far funzionare certe meccanismi e non si accontenti di un ….Petrachi qualsiasi…!
Se poi si è stancato di tenere il Toro, come ebbe da annunciare un po’ di tempo fa, allora..non basta dire che nessuno ha bussato per comprarlo. E’ una giustificazione limitativa e per niente esaustiva.
Si dia da fare a cercarlo l’acquirente, volere è potere, altrimenti nessuno gli crede.
Luigi Adriani