Il Toro piange Piero Gay, pioniere del tifo organizzato "elegante"
Con un commosso comunicato, il Torino FC ha espresso la propria vicinanza alla famiglia Gay, per la scomparsa di Piero Gay, memoria storica di fede granata. Lo riportiamo, qui sotto, integralmente.
"Il Presidente Urbano Cairo - unitamente ai dirigenti, ai dipendenti, ai tecnici, ai calciatori e a tutto il settore giovanile del Torino Football Club - partecipa sentitamente al dolore della famiglia Gay per la scomparsa di Piero Gay, signore d’altri tempi, indiscutibile memoria storica granata, sempre e comunque orgoglioso e Fedelissimo tifoso del Toro.
Piero Gay era amico di tutti. Elegante nei modi e nei toni, brillante nell’eloquio, lucido nelle analisi, profondo nei giudizi, ha fatto conoscere il Torino, quello Grande e anche quello meno grande, a generazioni di giornalisti e di tifosi. I suoi racconti non erano storie, erano esperienze di vita vissuta, perché grazie a sua mamma cominciò a frequentare e amare il Toro sin da bambino, allo stadio Filadelfia. Non era nemmeno maggiorenne quando fondò i Fedelissimi Granata, assieme a Ginetto Trabaldo, un altro gigante: in pratica gli esordi del tifo organizzato in Italia. Antesignano e precursore anche in televisione, conducendo le prime trasmissioni monotematiche sul Toro agli albori delle emittenti private torinesi. La passione sportiva lo ha reso anche uno straordinario collezionista, a casa sua c’è una stanza che è un santuario laico della fede granata: quante sceneggiature, quanti libri sono nati dopo aver consultato quel patrimonio di storia e di memoria!
Tutto il Torino Football Club si stringe commosso intorno alla signora Gay e ai due figli. Ciao Piero, grazie di tutto. È stato un privilegio conoscerti, mancherai a tanti".