Izzo suona la carica da Instagram. Ma piovono critiche, e anche di peggio
Il polso della fiducia in un progetto di pubblico dominio, o dell'assenza della stessa, si pesa anche, con un seppur minimo livello di attendibilità, dai riscontri provenienti dai social. E le perplessità circa un restart che fornisca punti e mostri una crescita in termini di gioco, quanto meno a sufficienza per allontanarsi dalle sabbie mobili della piena zona retrocessione, sono tante. Tale sfiducia, almeno virtualmente, l'ha toccata con mano Armando Izzo, a giudicare dai commenti in risposta al suo ultimo post Instagram.
Il difensore granata ha pubblicato un suggestivo primissimo piano black&white del suo volto, intento a esultare, con lo stemma del Toro in bella mostra, e il testo in calce: "Siamo pronti e carichi per questo tour de force!!! “Stamm turnann”". Non l'avesse mai fatto, povero Armandone. Nel ventaglio di reazioni, si passa dalla delusione, espressa comunque con toni civili, di chi gli dice "Grazie per come NON hai giocato...sembravi da Toro", e di chi, magari scaramanticamente, afferma "siamo già in B", "tanto scendiamo". C'è poi chi ironizza, più o meno amaramente, sulla situazione ("tornare non significa 'tornare a perdere', meglio ricordarglielo", "neanche il covid ci salva dalla retrocessione"), chi si focalizza su un futuro che lo vede, in ogni caso, lontano dai colori granata ("tanto lo sappiamo che vai all'Inter", "datti da fare e a fine campionato cambia aria"). E chi, sciaguratamente, dimostrando un inaccettabile livello di viltà, offende il tragico passato di Izzo, evocando il prematuro decesso del papà di Armando (scomparso a causa di una leucemia che l'aveva consumato in breve tempo, come Izzo stesso raccontò nel 2017). Mai, mai, le delusioni calcistiche possono portare a tanto, a un hate speech di questo calibro, per grandi che siano. Suona scontato, ma, evidentemente, non lo si ricorda mai abbastanza. Repetita iuvant, si spera. E, a prescindere di come Izzo risponderà sul campo, il suo cuore di ragazzo, ancorché ora, per meriti e non per caso, conduca una vita da privilegiato, avrà sussultato di dolore, di fronte a queste orribili, orribili, parole, che, per rispetto, preferiamo menzionare, anziché riportare.
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