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La seconda vita di Andrea Bachis del club Tori Seduti

di Elena Rossin
Fonte: Andre Bachis
Andrea Bachis

Ieri sul suo profilo Facebook Andrea Bachis, presidente del Toro club “Tori Seduti” ha postato il toccante racconto della sua seconda vita giunta alla maggiore età. Una vita che è coraggio ed esempio per tutti. Una vita, come la prima, dove il Toro, lo spirito vero del Toro, c’è sempre. E c’è anche nel cd “17:03” in memoria degli Invincibili di Superga. Cd fatto in collaborazione con la band Sensounico e distribuito con Tuttosport e prenotabile fino al 16 maggio i cui proventi saranno devoluti in beneficenza.

Ecco che cosa ha scritto Andrea : “Oggi per me è un giorno molto speciale. Oggi divento maggiorenne nella mia seconda vita. Una vita che non ho scelto. Una vita che mi è capitata. Una vita di quelle che dici e dirai sempre: “Perché proprio a me?!”
18 anni fa alle 6.30 del mattino, moriva sull’autostrada Torino-Piacenza, all’altezza dell’Autogrill di Villanova d’Asti il primo me, il primo Andrea. Un ragazzo di 27 anni e 4 giorni. Un giovane pieno di vita e di speranze. Un giovane con sogni nel cassetto. Sempre attivo. Sportivo. Dedito al sociale e allegro. Ma tutto si ferma. Tutto si interrompe. Tutto buio. Un terribile schianto tra me e un bilico che usciva dall’Autogrill pone termine a quella vita.
Tre mesi dopo in una stanza della rianimazione dell’ospedale CTO di Torino, un neonato o neomiracolato è coricato in questo letto. Con mille tubi, tubicini, drenaggi, flebo, respiratore automatico e mille occhi attenti che lo seguono 24h al giorno. Il giorno zero aveva avuto inizio. Tre arresti cardiaci, due volte l’estrema unzione del Cappellano Padre Vittorio è una prima serie di interventi che mi hanno salvato la vita e portato ad una nuova vita.
I giorni, i mesi, gli anni scorrono. Siamo a 18 anni... Gli interventi sono arrivati a 42. Innumerevoli sono le flebo, le punture, le ore di medicazioni, le ore a fare fisioterapia, logopedia e sedute con la psicologa. C’era molto da fare. C’era da rialzarsi e ricostruire una vita. Riformare un Uomo. Ridargli una speranza. Nulla sarà più come prima. Nulla verrà regalato al nuovo Uomo. Nessuna sofferenza potrà essere donata per essere alleviata. Ma giorno dopo giorno, tra rabbia, impegno, fatica, lacrime, sorrisi e forza interiore, quel mucchietto di ossa arrivate a 59 kg, si sono messe nuovamente a funzionare. In modo diverso. Ma sempre degno di essere vissuto.
Ricordo ogni intervento, ogni riabilitazione, ogni stanza, ogni compagno di stanza. Nulla viene dimenticato. Fa’ parte di quella splendida memoria che ricostruirà la nuova vita di questo Uomo.
Le parole dolci e amare dei medici. Le coccole amorevoli dei miei Angeli, così chiamo sempre le infermiere, le Oss che si sono prese cura di me. Con i loro sorrisi, carezze e lacrime unite alle mie. Le mie fisioterapiste. Logopediste. Che hanno ricostruito la muscolatura. Mi hanno insegnato a parlare, a mangiare e ancor prima a respirare. Ogni gesto della nostra quotidianità era da imparare nuovamente. Ogni volta una conquista.
L’aspetto psicologico di una vita mutata per sempre. La vita che ti mette di fronte a mille verità. Gli Amici persi. Gli Amici nuovi. La Famiglia. Tutto ha una funzione che mi ha aiutato e cresciuto. E poi il ritorno ad una vita diversa. In carrozzina. Tra mille difficoltà. Mille barriere. Ma la forza e la voglia di vivere non ti fermano. Tu hai intrapreso la strada per la tua nuova vita e quello è l’obiettivo importante. Finché, anche se le persone sono straordinarie, incontri lei, la Donna che ti fa’ battere il cuore. Che tu credi che sia tutto come prima ma non lo è. Ma dal suo sguardo hai già capito che Lei è ben oltre ad ogni aspetto superficiale. Lei ha visto ciò che sei e ciò che le fai provare. L’Amore. E da lì comprendi che un altro passo per l’essere Uomo è compiuto. Il fidanzato, il convivente, il marito e poi ciò che non potevi mai pensare che potesse avverarsi. Diventare Padre. Dopo tutto ciò che hai fatto è il raggiungimento più bello che potessi desiderare e ottenere. Ero morto. Oggi sono vivo e ho una vita splendida. Grazie a tutte le persone che mi hanno donato anche solo un minuto della loro vita. Ognuno di essi ha fatto sì che io sia l’Uomo che sono diventato. Con pregi e difetti come tutti. È la cosa migliore che potesse capitarmi. Sentirmi di nuovo vivo. Ogni giorno io ringrazio per aver avuto una seconda possibilità di vita. Non a tutti è concessa. E io sono un Uomo molto fortunato. Sono anche un Uomo felice. Guardiamo sempre dentro il nostro cuore e la nostra anima, ci daranno sempre il conforto per affrontare la vita e le sue avversità. Oggi è un giorno importante. Divento maggiorenne nella mia seconda vita. E come regalo ho scelto insieme agli Amici Sensounico di far uscire il cd, che attraverso la sua vendita con TuttoSport donerà a chi daremo i proventi, nuovi sorrisi e nuova speranza, a chi, come me, oggi è felice di aver avuto una seconda possibilità di vita.
Tanti Auguri di buon compleanno a te Andrea. Te lo meriti.
Il grazie, per non dimenticare nessuno, lo dico a tutti!!!”


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