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Lettere alla redazione, che mercato sarà?

di Marina Beccuti

Siamo al 3 giugno e del Toro che verrà neanche l'ombra!
Giornalmente assistiamo ad una continua smobilitazione e non intravediamo alcuno spiraglio che possa indurre ad un ottimismo futuro.
La Società è chiusa in un misterioso ed angosciante silenzio, qualcuno ipotizza persino un abbandono del mister ma, anche in caso di sua permanenza, si discute solo del possibile modulo, ipotizzando scenari da 4-2-4 o 3-5-2 (5-3-2) alquanto aleatori, soprattutto in assenza di giocatori che possano interpretarli.
Intanto le uniche certezze sono:
1) il Capitano lasciato andar via in modo poco signorile e, comunque, non rispettoso del giocatore e di quello che ha dato al Toro ma soprattutto dell'Uomo, con la U maiuscola;
2) l'ormai sicura partenza di Ogbonna, bisogna solo vedere verso quale lido, mi auguro non sull'altra sponda del Po torinese;
3) la probabile cessione di D'Ambrosio, solo recentemente individuato come "Capitan Futuro", verosimilmente non del Toro;
4) la perdita di Cerci, per il quale il Presidente non appare nemmeno disposto ad un sacrificio economico ma vorrebbe il semplice rinnovo della comproprietà;
5) il timore della squalifica di Gillet, cui non si può tamponare con un discreto secondo quale Padelli;
6) la cessione di Di Cesare, immeritatamente poco utilizzato da Ventura ma fondamentale nello spogliatoio;
7) la rinuncia a Santana che, a parte l'età ed i problemi fisici (che si conoscevano già prima che arrivasse) aveva comunque dato un apporto positivo;
8) l'incertezza sul futuro di Birsa e Jonathas, il primo dei quali da confermare (soprattutto avendo rinunciato a Santana) ed il secondo da prendere solo per compiacere Raiola (magari per favorire l'arrivo di Weiss);
9) i dubbi su Gazzi, dati da una sua presunta inadattabilità in un centrocampo a 3;
10) la mancanza di chiarezza sui vari Masiello (via per carità), Rodriguez (da tenere senza se e senza ma...), Glik e Darmian (da riscattare senza indugio e senza ulteriori contropartite tipo Donati).
Insomma, qualche settimana fa si parlava di parte sinistra della classifica, per aspirare alla quale sarebbero serviti 3-4 innesti di valore (Ventura dixit...); ora non sappiamo nemmeno se saremo in grado di schierare una squadra quanto meno competitiva per la salvezza. Dov'è la programmazione? Dov'è un progetto di squadra? Dov'é l'ambizione di un Presidente, che ne dimostra tanta in ambito editoriale e televisivo ma pochissima in ambito calcistico? E soprattutto dov'é il rispetto per noi tifosi, stanchi di essere delusi da ciò che potrebbe essere ma mai sarà... Giancarlo