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Lettere alla redazione, continuano le mail pro Capitan Bianchi

di Marina Beccuti

Gentile redazione,
scrivo per appoggiare tutti coloro che hanno mandato lettere pro Rolando Bianchi e per fare un paio di riflessioni. Tecnicamente si può discutere l'attitudine o meno di Bianchi al gioco di Ventura, la sua stagione sottotono o l'entità economica del suo contratto ma sono tutte considerazioni capziose impugnate da chi (e per fortuna sono pochi) vorrebbero vedere Rolando prendere altre strade. Io sono del Toro e proprio perchè mi ritengo come la maggior parte dei tifosi granata speciale, mi piacerebbe che le valutazione sulla permanenza del Capitano venissero fatte in maniera speciale, cioè filtrate attraverso ciò che realmente conta per essere un giocatore del Toro. Sfatiamo subito il mito che il tifoso del Toro preferisce il giocatore scarso ma grintoso rispetto a quello tecnico ma meno agonista. Per giocare in A i giocatori devono essere tecnicamente di livello e in questo neanche al Toro si può derogare. Bianchi non è un campione assoluto, ha dei limiti tecnici, non è un'eresia dirlo, ma è un giocatore di medio-alto livello per la nostra serie A e pertanto sotto l'aspetto puramente tecnico non credo possa essere messo in discussione. E' una punta, va valutato anche per i suoi gol e negli anni ha dimostrato di saper segnare per cui anche qui un punto a suo favore. Ci sono poi i cosiddetti intangibles, cioè quegli aspetti non quantificabili che però aumentano il valore di un giocatore all'interno di una squadra. E qui Rolando spacca: ha carisma, ha grinta, è un trascinatore, un esempio in campo e fuori. Ma soprattutto ha capito cosa vuol dire essere del Toro. Se Pulici è stato un campione con la C maiuscola, Rolando trent'anni dopo pur non avendo la sua forza (e neanche i restanti 10/11 di squadra che giostravano attorno a Pupi...), può idealmente raccoglierne l'eredità. In quattro anni ha dato tanto, ha ricevuto tanto dai tifosi ed è diventato granata nel midollo. Adesso comincia il bello, adesso è il momento di confermarlo e di farlo diventare una pietra portante del progetto di rinascita del Toro, al di là del modulo di Ventura, al di là del numero dei gol. Finchè non verrà ricostruito il Fila e si ritroverà il luogo dove i giocatori che arrivano in maglia granata possano apprendere e assorbire lo spirito Toro, un giocatore come Rolando può fungere da catalizzatore di queste energie granata e trasmetterle ai suoi compagni. I tifosi del Toro sono contro il concetto di calciatori-mercenari (più poeticamente definiti professionisti dai media...): noi ne abbiamo uno che non lo è, che ha dichiarato che vuole rimanere, che sente il Toro come la sua casa e noi cosa facciamo? Lo mandiamo via? Per cosa poi? Per prendere un Floccari qualunque o un Floro Flores? Ma suvvia...
Un ultima considerazione. In passato mi è capitato di ammirare Maxi Lopez per le sue qualità di centravanti e tra l'altro mi sarebbe piaciuto vederlo con la maglia granata. Oggi che Maxi Lopez è un obbiettivo del Toro, dopo aver visto il teatrino con cui si è trasferito al Milan e dopo aver sentito che nonostante sia stato scaricato da Galliani spera ancora di tornare al Milan, sinceramente mi sono un po' disamorato di questo giocatore. Preferisco mille volte tenermi Rolando piuttosto che inseguire uno che come massima aspirazione ha quella di rientrare dalla porta di servizio in una cosiddetta grande. Forse parlo di un calcio che davvero non esiste più perchè anacronistico, ma in ogni caso non capisco come la dirigenza non abbia capito che questa piazza vive ancora di emozioni ed ama le persone capaci di far vivere quelle emozioni. Proprio come Rolando Bianchi.
Alessandro Costantino

Buonasera,
come molti tifosi del Toro, per non scrivere tutti, ho bisogno di simboli, di legami col passato, di uomini veri! Ho 42 anni e di uomini veri nel Toro ne ho visti, senza scomodare gli anni 70, ricordo in anni diversi l'immenso Zaccarelli, il prode Cravero, il mitico Annoni, il geniale Luca Fusi, il serissimo Benedetti, l'umile Comi, lo strepitoso Junior, Tonino Asta e Gigi Lentini, lo sfortunatissimo Zago, il povero Catena, il fortissimo Martin Vascquez e l'olandese pisano Kieft. Mi affezionai a Polster e ad Angloma, una stagione sola ma un ricordo Vero. Ecco Bianchi è il solo che mi ricorda, che posso identificare con  questi"storici" personaggi (certo anche gli Iori e i Parisi e tanti altri  sono ottimi ragazzi) e che "pretendo" resti a al Toro almeno finchè Ogbonna non ne prenderà, tra 4 stagioni, il posto!!! Grazie per la lettura di questa mia.
Forza Vecchio Cuore Granata.

Paolo

Gentilissima Redazione,

se il genio della lampada potesse esaudire il mio desiderio più grande, vorrei che Rolando Bianchi restasse al Toro per tutta la vita. I
motivi ce li hanno spiegato con competenza e grandissimo affetto le splendide lettere di Anna, Davide e Alessandro, ce li dicono i
frequentatori dei forum granata e ce li ribadiscono pareri di tifosi autorevoli e di lungo corso come Angelo Marello, Salvadori, mister Mondonico, ecc. Potessero scrivere, li confermerebbero i tanti bimbi che in questi anni si sono innamorati del Capitano. Per tanti, tanti tifosi (non tutti, certo, ma piacere a tutti si addice più alle dittature che allo spirito libero di noi granata) Bianchi è l’uomo, il calciatore da cui partire per il prossimo campionato. Ma se fossi Rolly non aspetterei che fosse questa società a vendermi: lo pretenderei e lo urlerei ai quattro venti, svalorizzando completamente il mio cartellino, senza rinunciare a un euro di quello che mi spetta. Forse che qualcuno finito al Lecce (guarda caso al Lecce…) non ha fatto così? Sarebbe il giusto trattamento nei confronti  di chi sembra preferire chiunque al nostro Capitano, forte di un palmares che li ha visti protagonisti nel gotha del calcio: Bari e
Pisa!!!  Ciao Rolly torna a sorridere: ovunque andrai sarai sempre il nostro amatissimo CAPITANO!                                                       Silvia

In merito alla cessione ventilata di Rolando Bianchi vorrei che mi si chiarisse un quesito: i famosi esterni del modulo di mister Ventura per chi dovrebbero crossare in area? Per Antenucci o Meggiorini?... E che senso ha dar via il capitano per cercare Floccari? Gioca in modo tanto diverso? Senza fare le solite considerazioni sul capitano, il simbolo, la bandiera etc , da un punto di vista tecnico e tattico cosa serve disfarsi di un attaccante di 29 anni con all'attivo piu' di sessanta goals CHE E ' NOSTRO mentre inseguiamo riscatti di giocatori non nostri e di valore non certo superiore? L'unica risposta che mi viene e' che il mister e Petrachi sanno il fatto loro, ma credo sia dovere di noi tifosi aiutarli a fare le scelte piu' convenienti. E piu' condivise...

Corrado


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