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Lettere alla redazione, dubbi e perplessità

di Marina Beccuti

Spett.le Redaz.TorinoGranata, dopo il match di ieri sera più che dubbi e perplessità, oscuri pensieri attanagliano la mia anima di tifoso. Ho la "vaga sensazione" che per vincere un derby dovremmo attendere altri 17 anni o più, perchè con questa squadra, società, giocatori non andiamo da nessuna parte; mi rattrista vedere che le peculiarità che erano una volta del Toro con la T maiuscola adesso fanno parte del pedigree juventino. Difatti per un tifoso granata come me é sconvolgente vedere come la Juve s'aggiudica il derby con la grinta, con la forza atletica oltre che con la classe che contraddistingue alcuni dei suoi giocatori, perché la Juve di Conte é operaia ed umile più di quanto sembri o dimostri, poi una volta c'era la "cantera granata" (Vatta Docet!!!Sigh!...), era il Toro a produrre e vendere/svendere talenti, che ora sono delle rare opportunità, come Ogbonna. Marchisio e Giovinco prodotti del vivaio farebbero inorgoglire qualsiasi tifoso, figuriamoci la società... Petrachi potrebbe essere anche un buon direttore sportivo da contraltare alla sua figura di giocatore, ma con margine operativo rasente lo zero e se indovinasse anche qualche giocatore e lo proponesse a Cairo il tergiversare di quest'ultimo risulta sempre decisivo per non far nulla e così avanti con prestiti estemporanei e con giocatori eventualmente da "recuperare", che puntualmente a Torino, sponda granata falliscono. Al presidente un consiglio spassionato, vada avanti ad ottenere uno stadio di proprietà (avete visto con lo Juventus Stadium l'effetto che fa, il pubblico diventa veramente determinante a volte e trascina i propri beniamini ad ottenere il massimo) e tenti di fare del Torino un modello Udinese (io che sono di questa regione ne so qualcosa, ricordando che il patron Pozzo ed il grande Bruno Pizzul hanno spiccate simpatie granata) traslato al Nord-Ovest. Infine veniamo a Ventura...mi pare che la teoria della "palla frullante" in serie A non funzioni, poi chiaro con tali interpreti può vigere solo il maximum dictat "primo non prenderle" perché se no quasi matematicamente la partita é persa, anche lui con la sua flemma e pacatezza che lo contraddistinguono dovrebbe farsi sentire di più dal presidente per farsi acquistare qualche giocatore, in primis per rimanere in A e poi che gli possa far attuare il suo progetto calcistico (ma vi ricordate il Bari neo promosso della prima stagione? Ha dato del filo da torcere a tutti prendendosi belle soddisfazioni, si è salvato alla grande divertendo con un buon calcio, ma io dico possibile che non si possa farlo a Torino, non mi pare fosse una squadra di fenomeni, eppure a Torino, sponda granata, tutto diventa irrimediabilmente più difficile. Io sarei orgoglioso se a far gol fossero stati due prodotti del vivaio. Scusate per la prolissità di questo sfogo che deriva dall'amarezza di non vedere più nulla di quel fervore di quella tregenda agonistica, di quei belli e dannati che era/erano il/quelli del Toro di granata vestito. Cmq sia sempre Forza Toro! Max Bazzoli