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Lettere alla redazione, scontenti del gioco mentre il gesto di Quagliarella si può scusare

di Redazione TG

Il Torino non gioca a calcio. Oramai mi sto convincendo di questo....e lo dico dopo una partita che molti definiranno pure discreta; senza nessuna presunzione tecnica ricordo il gioco del calcio come quello sport dove 11 giocatori devono far sì che la palla finisca nella porta degli avversari che abitualmente sta dalla parte opposta rispetto alla tua; dove quindi il primo pensiero del giocatore deve essere mandare la palla in quella direzione; mi piace pensare che quella palla devi anche andarla a rubare al tuo avversario, correndogli dietro, pressandolo, e che se riesci a prendergliela poi corri subito verso quella porta dove sai che deve entrare; mi sembra anche di ricordare che quando stai perdendo ti devi un po' arrabbiare e impegnare di più  mettendoci più grinta e combattendo  su ogni pallone; e più i minuti passano avvicinando la sconfitta più deve aumentare la pressione e la grinta; beh qualcuno di voi sa dirmi se nel nostro Toro ultimamente vede tutto questo? Certo potrei sempre sbagliarmi ed essere il solito granata pessimista e insoddisfatto ma vorrei essere smentito da considerazioni tecniche; sappiate già che qualche lampo di calcio quà e là non è concesso come risposta esaustiva; ripercorriamo i concetti come se guardassimo una nostra partita: in un calcio dove le statistiche contano anche quante volte i giocatori si scrocchiano le dita vorrei tanto sapere quanti passaggi il Torino effettua mandando la palla in DIREZIONE OPPOSTA  rispetto alla porta avversaria...credo che superino abbondantemente quelli che vedono andare la palla nella direzione “giusta”; l'apoteosi calcistica la raggiungiamo quando da rimesse laterali sulla tre-quarti (e spesso anche calci d'angolo) la palla torna magicamente sempre in difesa! Secondo me parte un input dalla panchina che ricorda ai giocatori una regola interna (o Venturiana?) che prima di provare a segnare bisogna fare almeno 10 minuti di passaggi fra difensori oppure si sbagliano i ragazzi pensando di giocare ad una sola porta quindi se la palla la tocca l'avversario devi ricominciare dalla difesa; e anche se riesci a strappare un pallone a metà campo guai a correre subito verso l'altra porta....prima dai un'occhiatina alla tua...magari il portiere sta chiedendo palla per uno strabiliante rinvio! Se la partita poi la stai perdendo ti aspetti una inversione di rotta, di comportamento, di lotta... e più i minuti passano e più dici “dai vedrai che adesso vanno all'arrembaggio”.....mh certo come no...l'arrembaggio va dalla fascia destra a quella sinistra e viceversa passando all' occorrenza dal portiere come tappa fissa (forse è come il Monopoli...se passi dal Via ritiri 20 €); come ho già detto più volte sono stufo di sentire dire che il Toro gioca bene se questo bene è solo annientare il gioco dell'avversario; che il Toro ha un buon possesso palla se questo è solo un modo per aspettare che gli altri sbaglino; che il Toro se vuole può far male ma vedere che NON vuole; di sentire che  siamo stati padroni del campo solo perchè gli altri hanno avuto poche occasioni da gol; torno all'inizio....il calcio è andare a fare gol.... non solo provare a NON farlo fare agli altri; prendendo spunto da un recentissimo film nelle nostre partite il Toro mi sembra l'impiegato statale che deve difendere il posto fisso e che fa il minimo sindacale....mentre gli altri  sono imprenditori che cercano di guadagnarsi la pagnotta quindi concludo chiedendo al Toro: “ ma continuando così Quo Vai ?”. Marco Mingrone

 

Premesso che la squadra va sempre sostenuta, lui compreso, unendo il fatto che conta la maglia e non il nome, il gesto plateale di ieri sera ha lasciato uno strascico di polemiche tanto attendibili, quanto evitabili. Partiamo dal presupposto che Fabio Quagliarella è un giocatore che veste la maglia granata esattamente come Moretti, Glik, Vives e via dicendo. Diciamo anche che lui l’anno scorso, esattamente come gli altri citati, ha contribuito in maniera importante a quello che è stato il percorso del Toro, soprattutto nella seconda parte della stagione. Possiamo anche aggiungere che quando è venuto al Toro ha rinunciato ad un ingaggio molto alto, pur di giocare e di rimettersi in gioco, cosa che ha fatto con pieni meriti, mettendosi a disposizione del gruppo, non come un certo Alessio Cerci, che si è sempre millantato come un TOP PLAYER, mentre ora nessuno lo vuole ed è molto più odiato lui dai milanisti, che da parte nostra (vedi il gol clamorosamente sbagliato ieri contro il Bologna). Possiamo fare tante considerazioni, ma quello che conta è ovviamente il presente, anche perché noi con il passato diamo sempre troppo peso, mentre gli altri guardano sempre avanti, come dovrebbe essere se si vuole vincere. Direi che il gesto di ieri si può tranquillamente archiviare senza dare troppa importanza alla cosa, anche se può infastidire la piazza, quello che conta è che lui dimostri di essere il giocatore che è, come ha fatto all’inizio di questa stagione. Se fa gol e non esulta contro le ex, è una sorta di scelta cervellotica che va messa in conto. L’importante è mettersi a disposizione, lavorare e dare il proprio contributo. Gol o non gol, si deve dimostrare sul campo con i fatti, di essere dei seri professionisti. La squadra viene prima di ogni altra cosa. Lui è napoletano, vorrebbe l’affetto dei suoi concittadini, che però lo odiano e lo fischiano. Forse lui in maniera masochistica, cerca di avere “rispetto” da chi invece non è disposto a darglielo. Personalmente di Napoli e dei napoletani, non mi importa nulla. Per me conta il solo il Torino e il TORO!!! Per andare avanti c’è bisogno di tutti, giocatori, allenatore, società e dei TIFOSI! Lasciamo perdere le polemiche per esultanze o meno e pensiamo alla squadra! Rimango fiducioso sul lavoro di Ventura, ma urge una dimostrazione forte del suo lavoro e delle sue idee. Con il Napoli non potevamo pretendere chissà che cosa, ora bisogna ripartire dalle cose positive. Rimango però dell’idea che bisogna osare di più…e Ventura non sempre lo fa. Giuseppe Bruno

Buongiorno a tutta la redazione di TORINOGRANATA, continua purtroppo il momento no del Toro e anche se la prestazione con il Napoli non è stata da buttare, i punti non arrivano. Il Napoli è sicuramente squadra di caratura superiore, ma il Toro, almeno sul gioco questa volta, non ha sfigurato, qualche ingenuità di troppo in difesa ci è costato il secondo goal che, con un po' di attenzione in più, si poteva evitare. Continuo a pensare che il centrocampo ha bisogno di un giocatore forte, esperto, altrimanti Baselli è isolato. Il resto dei giocatori a centrocampo non riesce a dare qualità sufficiente per rifornire le punte. Anche in attacco serve un giocatore capace di muoversi di più,che viene a centrocampo a prendersi i palloni se necessario, Belotti qualcosa ha fatto vedere, almeno come impegno, Maxi si vede che ha voglia, ma fatica a ingranare e Quagliarella, scusatemi, ma non lo riconosco più e non importa se ha segnato, (tra l'altro su rigore) perché mi sembra in fase calante e poi cosa significa quell'atteggiamento di rispetto nei confronti del Napoli, solo perchè ha segnato un goal? Portasse più rispetto per la maglia che ha sulle spalle e si mettesse un po di più al servizio della squadra, sarebbe meglio. Anche in attacco vogliamo fare qualcosa? Urge qualche idea, altrimenti se aspettiamo che i giocatori si sblocchino, finiremo a giocarci le posizioni basse della classifica e non mi sembra una bella prospettiva...In quale direzione intende andare la società?I tifosi come me iniziano a preoccuparsi... Spygor 67