Lettere alla redazione, sto con Cairo
Da quando è diventato Presidente gli ho rimproverato man mano determinate
cose che mettono d’accordo tutti, ovvero: struttura aziendale scarna, non delega, continuità nel progetto, uomini giusti al posto giusto e soprattutto la questione stadi, e devo constatare che, con il passare del tempo, lui stia man mano correggendo i suoi errori, per cui non posso contestarlo ad ogni passo.
Da qualche anno abbiamo continuità di progetto e uomini giusti al posto
giusto (Ventura, Bava, Giacomino Ferri, ecc…) e infatti qualche risultato in più è arrivato, guarda caso, ora manca un Direttore Generale e la definizione delle strutture immobiliari (Filadelfia, Comunale, centro sportivo giovanile, ecc…). Su questo mi sento di non essere d’accordo con lui e di spingerlo a fare, fare, fare…
Per le questioni mercatali, invece, dall’avvento di Petrachi con i peones
fino ad oggi, poco o niente mi sento di criticare, sinceramente, ragionando anche su chi siamo e su quali potenzialità economiche possiamo contare. Di stagione in stagione, ribadisco da Petrachi in poi, siamo sempre cresciuti mattoncino su mattoncino (possiamo criticare certamente la velocità o meno di questa crescita, ma non la possiamo negare a priori). Il calciomercato è uguale per tutti. Tutti trovano i fenomeni e tutti si beccano le sole. Noi, in più degli altri al nostro livello (tolgo le big) abbiamo Ventura che mastica calcio e sputa valutazioni spesso veritiere dei giocatori (Bellomo, Sansone, ecc…) i quali, se non girano giovani o vecchi (vedremo la carriera di Nocerino) che sia, spesso gli danno ragione.
Ribadisco, dopo la Lazio in Coppa Italia suicidi di massa, dopo la Doria
tutti ubriachi… Predico più equilibrio e pazienza. Stiamo scalando la classifica e siamo a -4 dall’anno scorso più i 16mi di EL. La difesa è la quarta del campionato e l’attacco comincia a girare. Se Maxi (che sa giocare a calcio) e Gonzales girano sarebbe il primo mercato di gennaio di successo. L’ anno scorso arrivarono Kurtic e Tachsidis, buon il primo non ricordo il secondo, tanto ha lasciato traccia. Mi ricordo un gennaio con Bovo e Coco…. La squadra si costruisce in estate e se non si fosse fatto gabbare da Cerci (è stato un fesso… perché lo sapeva pure mio nipote di quattro anni che se ne andava), Cairo avrebbe chiuso il mercato positivamente con tanti giovani da provare e lanciare sul mercato (con Ruben Peres e Jansson non è andata male, no?).
L’ambiente Toro deve capire un attimo cosa vuole dalla vita e spingere il
Presidente in quella direzione, non contestarlo!!! Vogliamo gli stadi, rompiamogli le palle per gli Stadi, tutti i giorni con striscioni, messaggi, ma senza insultare o menare. Stressarlo finché non si smuove, ma al suo fianco non contro. Vogliamo il direttore generale, scuotiamolo finché non gli esce dalla tasca. E via così… un obiettivo alla volta e lo portiamo a casa, ma con Cairo al centro. Perché secondo me, non è un cretino e non se ne vuole approfittare, semplicemente non ci vuole rimettere… ci sta no?
Se se ne va, rischiamo i Ferrero, i Taci e i tanti fenomeni che girano nel calcio (Ciuccariello, Tesoro ve li ricordate???). Io mi tengo un Presidente tirchio, testone, lento, testardo, egocentrico, ma con i conti in regola, piuttosto che un sognatore un po’ pirla che dopo 18 mesi ha finito i soldi… Abramovic da noi non sbarcherà mai e nemmeno la Red Bull, la Ferrero (Nutella, per intenderci…) o altri, per cui basta con la solita tiritera, la Cairese, braccino corto, incompetente, ecc… gliel’abbiamo già detto e lo sa, andiamo avanti. ANDIAMO AVANTI!!!! Uniti alla squadra e al Mister e spacchiamo il c... ai passeri. Abbiamo dimostrato di poterlo fare.
Forza Toro!!!! #stoconcairo… Boris Errani