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Lettere dei tifosi, Bianchi capitano per sempre

di Marina Beccuti

Domenica, vedendo Bianchi in panchina, non nego di essere rimasta delusa, pur sapendo che la possibilità che non fosse titolare non era affatto remota. Così la partita a cui assistevo per me era doppia. In campo c'era la mia squadra del cuore che doveva riscattare la brutta prestazione col Cittadella e in panchina c'era il CAPITANO di mille battaglie, quello a cui i veri tifosi si sono aggrappati nei momenti difficili, sperando in un suo miracolo. Lo osservavo e vedevo la sua agitazione, il suo sbracciarsi, quasi il dare consigli ai compagni e immaginavo i suoi tormenti, lui che giocherebbe sempre!


Ho sentito l'ovazione del pubblico alla lettura del suo nome, anche se era tra le riserve e ho pensato che ciò lo rendesse un po' meno malinconico. Poi l'ho visto gioire al gol di Stevanovic e nell'intervallo palleggiare con le riserve. Quando la squadra è rientrata in campo l'ho visto scaldarsi e ho sperato che giocasse quanto prima. Poi ha segnato Sgrigna e Rolando ha gioito e applaudito, perchè lui a differenza di altri compagni, non è mai stato nè geloso nè invidioso dei successi degli altri. Quando è entrato in campo e tutto lo stadio gli ha tributato un'ovazione, mi sono commossa. Bianchi ci ha applaudito perchè ha sentito il nostro affetto e il nostro calore.


Cosa si puo' rimproverare a un ragazzo che potrebbe giocare in A e accetta serenamente la panchina ( Lerda rifletta...) , gioisce per i compagni e ha capito perfettamente il concetto di SQUADRA? Quando segna non dimentica mai di ringraziare i compagni che l'hanno messo in condizione di far gol, e non rilascia interviste a destra e a manca contando i gol che ha realizzato ( ogni riferimento NON è casuale). Questo è il CAPITANO che voglio, che mi fa emozionare, gioire, soffrire, sussultare...
ROLANDO BIANCHI, CAPITANO VERO in campo e in panchina!


Anna Fanciotto (Rolly Girls)


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