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Lunedì al Circolo dei Lettori si ricordano due figure mitiche degli anni '60, Meroni e Tenco

di Marina Beccuti
Fonte: L’ufficio stampa Linguadoc

Il 27 gennaio 1967 durante il Festival di Sanremo Luigi Tenco si uccide; non ha ancora compiuto 29 anni, è già un cantante affermato, un artista riconosciuto, la sua storia con Dalidà che canta in coppia con lui “Ciao Amore Ciao” (una canzone antimilitarista dal titolo originario “Li vidi tornare”, trasformata in una canzone d’amore) è sui rotocalchi di tutta Europa. Quella notte, con un colpo di pistola mette fine alla sua giovane vita creando sgomento e dolore non solo nei colleghi presenti al Festival – condotto da Mike Bongiorno - ma in tutto il Paese.

Passano 8 mesi e il 15 ottobre muore a Torino in un tragico incidente stradale Gigi Meroni, la più grande promessa del calcio italiano di quegli anni, “la farfalla granata”, “il quinto Beatles”, “il George Best Italiano”, tanti soprannomi per indicare un talento puro e a suo modo un artista in campo e nella vita privata.

A 50 anni da quei tragici momenti che hanno profondamente segnato l’immaginario collettivo, Linguadoc organizza con Il Circolo dei Lettori una serata/omaggio a due miti; un viaggio tra canzoni, gol, filmati e racconti per ri-scoprire la loro unicità, simbolo di un’Italia in grande fermento e oggetto di trasformazioni culturali e sociali.

Partecipano all’incontro la scrittrice e giornalista Sabrina Gonzatto, il direttore di Torino Magazine Guido Barosio, l’ex calciatore e compagno di stanza di Gigi Meroni, Natalino Fossati, il giornalista (Mediaset) e scrittore Beppe Gandolfo e la giornalista (La Stampa) e scrittrice Alessandra Comazzi. Modera Giulio Graglia, organizza Linguadoc.

 

Tra i partner dell’iniziativa, l’Associazione granata ToroMio.

Ingresso libero.


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