Malvaldi: “Il Toro è proprio come la vita si vince pochissimo”
Fonte: La Repubblica edizione Torino
Lo scrittore nonché tifoso del Toro Marco Mavaldi è stato intervistato da La Repubblica edizione Torino e per il derby di questa sera non è proprio ottimista: “Ma proprio per niente, lo do per perso. Sono talmente convinto che perderemo che non lo guarderò neanche. La nostra è una squadra che non tira in porta nemmeno a pregarla, senza cattiveria, senza niente”. E non vede nell’attuale squadra granata lo spirito che ha sempre contraddistinto il Toro: “Qualcuno che sappia giocare a pallone c’è, semmai è lo spirito granata a mancare del tutto: il Toro sembra rinunciare in partenza. Nessuno, in quel gruppo, saprebbe scavare la buchetta sotto il disco del rigore, alla Maspero intendo”. E ancora: “Per la Juve è diventato da molto tempo una partita normale, che normalmente vince. Il guaio è che è ormai normale anche per il Toro: siamo agnellini al macello. Una vittoria in vent’anni: da vergognarsi. Siamo una squadra amorfa”.
Sulla contestazione a Cairo da parte dei tifosi: “Ho sostenuto il presidente per anni, però adesso mi chiedo se faccia apposta a sbagliare tutto. Anche come comunicatore, eppure è un editore e dovrebbe sapere come si fa. Dicono che per cedere la società chieda troppo: rinnovi, ne ho visti pochi e non so se questo sia indicativo. Poi, è chiaro che la nostra proverbiale sfiga non aiuta: perdere Zapata in quel modo è stato gravissimo. Peccato: avere una coppia come il Che e Zapata, cioè Adams e Zapata, mi piaceva, era una bella suggestione, diciamo così, battagliera. Proprio quello che manca”.
E sul perché tifa per il Toro: “Avevo tre anni. I miei zii e cugini pisani esultavano per lo scudetto granata, allora pensai che quella doveva essere la squadra più forte del mondo. Invece si vince pochissimo: il Toro è come la vita”.