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Museo del Benfica, inaugurata la mostra “Grande Torino: 75 anni di Leggenda”

di Elena Rossin
Fonte: Museo del Toro, Tuttosport e profilo su X di Domenico Beccaria
Mostra al Museo del Benfica

Eterna amizade, eterna amicizia, è quella che lega il Torino e il Benfica, come l’amicizia che era nata fra il capitano del Grande Torino Valentino Mazzola e quello delle Águias Francisco Ferreira. Amicizia che portò il Torino a disputare l’amichevole a Lisbona con il Benfica il 3 maggio 1949, l’ultima partita giocata dagli Invincibili prima di divenire leggenda perché il fato li vinse, ma dopo lo schianto, contro il terrapieno della Basilica di Superga, dell’aereo che li riportava a Torino come scrisse Indro Montanelli: “Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto in trasferta”.

Eterna amizade che ieri è stata ancora una volta celebrata con l’inaugurazione della mostra “Grande Torino: 75 anni di Leggenda”. Mostra allestita al Museo del Benfica e curata da Luis Lapão e Andrea Ragusa in collaborazione con Giampaolo Muliari direttore del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata e l’Ambasciata d’Italia a Lisbona in occasione della prima edizione della Giornata dello Sport Italiano nel Mondo, promossa dal nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. In rappresentanza del Torino Fc era presente il direttore operativo Alberto Barile, ma non il presidente Cairo, che ovviamente era stato invitato.

La valigia di Maroso con intatti i dischi, il terzino era un appassionato di musica, comprati a Lisbona, la cartolina che aveva spedito alla moglie Carla, il libretto di volo del primo pilota del Fiat G.212, Pierluigi Meroni, e tanti altri cimeli mai esposti prima al di fuori dall’Italia sono presenti nello stadio del Benfica, sede del museo del club portoghese, e possono essere ammirati.

“Il Benfica e tutto il Portogallo onorano il Grande Torino, come è giusto che sia – ha affermato, come riporta Tuttosport, Manuel Rui Costa presidente del Benfica e ex calciatore anche di Fiorentina e Milan -. Non può essere altrimenti. Il Grande Torino fa parte della storia del Benfica, la sua luce è nei nostri cuori. Nel segno di questa amicizia tra due club, due tifoserie, due musei, il calcio unisce. Noi del Benfica non ci sentiamo colpevoli per l’organizzazione di quella partita amichevole, ma proviamo tutti un grande rammarico, un rimpianto enorme anche 75 anni dopo. Doveva essere un momento soltanto di gioia, di allegria, con la visita a Lisbona di quella che era la squadra più forte e famosa del mondo. Invece, il giorno dopo... Ho visto la fotografia, scattata nel 1949, della piazza davanti all’Ambasciata d’Italia qui a Lisbona, stracolma di persone scioccate dalla notizia della tragedia: un enorme tributo popolare, emozionante. Da quel giorno il Grande Torino è diventato qualcosa anche di nostro, carne della nostra carne. Noi benfiquisti conosciamo tutti bene la storia del Grande Torino, esattamente come sappiamo di aver vinto 38 campionati... Ogni tifoso tramanda la storia ai figli, insieme con l’amore per la nostra squadra. Mio padre stesso fece così con me. Lui ha 74 anni, non era ancora nato quando accadde Superga. Crescendo, la sua famiglia gli spiegò i fatti, i significati di quell’amichevole, l’eredità spirituale che deve essere presente nell’animo di tutti i benfiquisti. Poi, tanti anni dopo, papà fece lo stesso con me, quando ero un ragazzino. E subito mi spiegò anche che quella squadra rappresentava il volto più bello della nuova Italia, libera, democratica, rinata dopo la tragedia della guerra e della dittatura fascista. Qui, nel salone dedicato ai campioni granata, abbiamo voluto riprodurre su una parete una frase bellissima che compare nel Museo del Grande Torino: la tragedia non è morire ma dimenticare, e noi non dimentichiamo”.

E Domenico Beccaria, presidente del Museo del Toro, gli ha fatto eco dicendo: “Siamo venuti qui a Lisbona per raccogliere i frutti del seme che Ferreira e Mazzola piantarono 75 anni fa e che miracolosamente ancora fiorisce. Non siamo noi che abbiamo scelto di diventare amici, è questa eterna amicizia che ha scelto tutti noi”.
Beccaria poi sul suo profilo su X ha poi scritto: “Commozione, affetto, fratellanza; orgoglio di appartenenza a qualcosa di immenso, che va molto oltre lo sport.
Il Presidente del Benfica, Manuel Rui Costa, è stato affabile e ci ha accolto con la familiarità con cui si trattano amici di vecchia data, mentre invece era la prima volta che ci incontravamo.
Ecco, questo è il vero miracolo del Grande Torino e di Superga: aver gettato un seme che da settantacinque anni continua a germogliare e dare buoni frutti.
Eterna Amicizia”.  

La Mostra temporanea “Grande Torino: 75 anni di Leggenda” sarà visibile nel Museo del Benfica (Cosme Damião - Av. Eusébio da Silva Ferrerira Porta, 9, 1500-313 Lisboa) da domani, mercoledì 16 ottobre 2024, al 4 maggio 2025.


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