Novantanove anni fa nasceva Orfeo Pianelli, patron dell'ultimo scudetto
A Vignale, nel 1920, in provincia di Mantova, nasceva Orfeo Pianelli. La dedizione al lavoro, partendo dal basso, lo porterà a divenire un imprenditore di grande successo, fondando insieme a Domenico Traversa la "Pianelli&Traversa" (decisivo ed economicamente proficuo l'accordo con l'Unione Sovietica di Leonid Brežnev per l'installazione di tutti i sistemi di trasporto Pianelli&Traversa nello stabilimento di Togliattigrad). All'età di quarantadue anni acquistò il Torino, nel 1962, un club che, dopo la tragedia di Superga, sta cercando di ricostruirsi. Con lui vivrà nuovamente un periodo di giubilo, culminato con la vittoria dello scudetto nel 1975-1976, che riporterà i colori granata, nuovamente e per l'ultima volta fino ad oggi, sul tetto d'Italia. Sotto la sua gestione, arriveranno anche due Coppe Italia, ma è a livello giovanile che verranno raggiunti i migliori risultati: oltre all'esplosione di molti elementi del vivaio, con scudetti in più categorie, ben tredici (quattro per la Primavera, quattro per la Berretti e cinque per gli Allievi Nazionali). Rimarrà al timone societario per un ventennio, poi a causa di problemi societari, fu costretto a ridurre il suo impegno nel calcio fino alla cessione, nel 1982, all'imprenditore Sergio Rossi. Trasferitosi in Francia, a Villefranche-sur-Mer, morì il 24 aprile del 2005 all'età di ottantaquattro anni, lasciando un ricordo indelebile nella storia del Torino e ad oggi risultando il presidente più longevo alla guida della società.