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Patrignani: "L'addio di Bianchi mi ha fatto male. Portiere? Direi Viviano, uno che butta a terra la maglia bianconera..."

di Marina Beccuti

Mario Patrignani, con la sua solita loquacità romagnola, anche se è di Pesaro, ma l'accento è quello, è intervenuto questa mattina a Radio Sportiva per parlare del mercato granata, in pieno svolgimento. "Mi sembra che stia proseguendo bene, sperando che Ventura si renda conto degli errori passati. A noi tifosi piacerebbe che la squadra potesse entrare nel centro della classifica di serie A", ha cominciato Patrignani. Sulle cessioni eccellenti di questa stagione, il presidente del Toro Club Fedelissimi Granata di Pesaro ha detto: "Francamente di Ogbonna non me ne importa più di tanto. In fondo, non va dimenticato, in un match ha sempre avuto finora qualche amnesia, che ci ha fatto prendere anche dei gol stupidi, mi ricordo che segnò persino Malouda... Può essere che Conte sia così bravo da renderlo costante per tutti i novanta minuti. Quello che mi ha fatto davvero male è l'addio di Bianchi, soprattutto per come è nato. L'hanno mandato via a calci nel sedere, lui che voleva rimanere e l'anno scorso l'hanno persino multato per averlo detto. Lui era un vero cuore Toro e meritava di restare. Perlomeno potevano venderlo, invece così l'hanno cacciato via malamente senza prendere nemmeno un euro. Trovo che qui la società non ha agito affatto bene".

Su Cairo ha detto: "Secondo me negli ultimi due anni ha fatto meno errori, penso che stia proseguendo bene. Mi piacerebbe solo che la società fosse meglio strutturata". Sul nome del portiere in sostituzione di Gillet, ha dapprima difeso il portiere belga: "Per me non è colpevole e sono ancora fiducioso che se la cavi con poco. Ma che colpa è quella di non aver denunciato qualche compagno che scommetteva? Ma chi lo farebbe mai? Perchè secondo me, se è colpevole, è solo per omissione di colpa. Per il resto, lascio fare alla società. Che dire, magari il ritorno del nostro Sorrentino o Viviano. Quest'ultimo non posso dimenticare quello che ha fatto. Quando venne a Torino con la Fiorentina contro la Juventus, a fine partita Borja Valero voleva scambiare la maglia con un bianconero, ma lui la prese e la scaraventò a terra. Da  quel momento è diventato un idolo, mica come Ogbonna che invece la scambiò con Marchisio. Noi siamo gemellati con i viola perchè odiamo la Juve, proprio non riusciamo a sopportarla...".


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