Quel Cagliari-Torino disputato il 3 gennaio 1993 in un “Sant'Elia” innevato...
Fra le non poche gare disputate dal Toro sul campo del Cagliari, una è passata alla storia: non tanto per lo spettacolo, quanto per il fatto d'aver avuto luogo in un “Sant'Elia” innevato. Ci stiamo riferendo all'incontro valido per la quattordicesima giornata della Serie A 1992-'93, giocatosi il 3 gennaio 1993. Al di là dei luoghi comuni, la neve non è affatto sconosciuta nella cittadina cagliaritana: molto più semplicemente, è assai raro che ne scenda una quantità tale da resistere al suolo per più di poche ore. Quel giorno, invece, ciò accadde, con il candido manto bianco che andò a coprire il capoluogo isolano, per la gioia dei bambini e la preoccupazione degli addetti allo stadio, ove nel pomeriggio era in programma l'incontro tra i rosso-blu padroni di casa e i granata del compianto Emiliano Mondonico. Non potendo togliere tutta la coltre nevosa, fu deciso di giocare comunque, come si usava allora, semplicemente asportando la neve dalle linee di demarcazione del campo ed utilizzando un pallone rosso. Un pallone che, in realtà, non era disponibile, poiché ritenuto inutile: si provvide, quindi, a ricavarne la quantità necessaria semplicemente colorando di rosso quelli “tradizionali” (di colore bianco) a disposizione. La gara, disputata in un clima surreale (in tutti i sensi), si concluse sul nulla di fatto, uno 0-0 accettato di buon grado sia dagli isolani sia dal Torino. Si narra (ma forse qui si sconfina nella leggenda) che uno di quei palloni sia stato per lungo tempo gelosamente custodito nella sede della società cagliaritana, a ricordo di quell'evento assai raro da quelle parti, giacché la precedente nevicata con accumulo al suolo risaliva al 9 gennaio 1985. Quel 3 gennaio 1993, quindi, il Toro entrò (per l'ennesima volta) nella storia.