.

Roma-Torino, perdere per mano di un talento come Totti rende meno scottante la sconfitta

di Marina Beccuti

Pensieri e parole dopo la sconfitta di Roma, se proprio "devo" perdere preferisco farlo così: per mano di un talento del calcio a cui stanno facendo un torto immenso e con lui a tutti coloro che amano ancora il Calcio. Il Calcio del talento, della tecnica più che della forza fisica e della tattica esasperata...il calcio dei giocatori e non degli allenatori che vogliono fare sempre e comunque le primedonne e patiscono d'invidia il non essere stati altrettanto grandi con gli scarpini. Se proprio devo perdere sono meno triste se sugli spalti c'è chi piange di gioia mista a dolore mentre a noi non cambia la vita, se proprio devo perdere preferisco farlo a Roma con i giallorossi (o a Firenze) che non a Venaria, Bergamo o Genova. E poi diciamola tutta: il Toro ieri per 3/4 di gara ha giocato bene e creato azioni importanti e il pareggio lo meritava pure, ma è anche vero che non mi sarebbe piaciuto, e penso anche alla stragrande maggioranza dei fratelli di fede, vincere grazie a un Cavalese osceno come al solito, che non ha visto due rigori netti per la Roma.

Noi non siamo come quelli di Venaria...per noi è importante anche il come...per questo siamo diversi...per questo si può essere anche meno tristi oggi se hai perso per il talento di un grande campione che è anche un simbolo di una Città ma soprattutto di un modo di intendere il calcio che sta sparendo...tifoso-giocatore-capitano della propria squadra per tutta la durata della propria carriera...per tutta la vita!

Perchè infondo questo è il sogno di tutti noi che da bambini abbiamo incominciato a correre dietro a un pallone...tutti noi avremmo voluto essere il Totti della nostra squadra del cuore...!!!

Vito Max Bucci