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Stadio Filadelfia, Annoni: "Il Fila è nel mio cuore"

di Matteo Maero
Fonte: Elena Rossin per inmarciaperilfila.com

A poco più di un mese dalla Marcia per il Fila, manifestazione in programma per il 19 maggio 2013, incominciano ad arrivare le prima dichiarazioni di chi il Filadelfia, in un modo o in un altro, l'ha vissuto. 

Oggi è tempo di Enrico Annoni, osservatore ed ex calciatore di Seregno, Como, Sambenedettese, Torino, Roma e Celtic. Durante la sua permanenza a Torino, il Toro usufruiva ancora del "Fila" come campo di allenamento ed ha avuto perciò la fortuna di frequentarlo attivamente. 

Intervistato da Elena Rossin, "Tarzan" ripercorre la strada dei ricordi, soffermandosi su cosa fosse per lui lo Stadio Filadelfia e ciò che andrebbe fatto per ripristinare questo "mito".

Lo stadio Filadelfia è stato la casa del Toro e dei suoi tifosi, ma da tempo non esiste più e il popolo granata vorrebbe che fosse ricostruito nel più breve tempo possibile. Tu lì ti sei allenato, che ricordi hai?

“Per come la vedo io, è indispensabile che sia ricostruito. Non dimentichiamoci che da quando il Toro è andato via e non si è più allenato al Filadelfia andando in altri posti dire che ci sono state disgrazie è una parola grossa, ma non ha più fatto grossi exploit come negli ultimi quattro anni quando ci allenavamo noi.

Quindi (per te) il Filadelfia è…

“Comunque c’era un qualche cosa di speciale, di particolare, non è retorica la mia, io ce l’ho ancora nel cuore l’entrare in quello spogliatoio e poi scendere in quel sottopassaggio tutto fatto di cemento e salire su al campo per allenarci. Era una cosa… c’era un’aria diversa che non ho più trovato in tutti gli altri spogliatoi di squadre di calcio che ho girato. Veramente lo dico senza retorica, sono sensazioni che sentivo e che non ho più ritrovato né a Roma né a Glasgow, lì non ne parliamo, così come non le avevo prima di arrivare a Torino”.


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