TC Ballarin, che emozione la cena del club con Paolo Pulici
Diventa piuttosto semplice venire colti da “crisi mistica granata” per il TORO CLUB VENETO “Aldo e Dino Ballarin” dopo il week end appena passato, il che è tutto sommato normale trattandosi di emozioni forti legate al Toro.
Il Club attivo dal 2006 ha raccolto eredità e soci dei piccoli Toro club del Veneto preesistenti (tra cui Belluno, Padova, Rovigo e il Gruppo Chioggia) riunendoli in questa realtà che da 8 anni opera nel ricordo dei due fratelli Aldo e Dino appunto, e che ha nella loro città natale (Chioggia) la sede operativa.
Aldo Cappon, presidente del club, porta il nome del nonno materno, il terzino destro del Grande Torino, e assieme alla sua famiglia e ai soci tutti, ha dato vita al rituale ritrovo prima del rush finale del campionato, ritrovo che ha avuto luogo domenica scorsa 6 Aprile a Sottomarina (VE) presso i locali del ristorante “Havana Burger” di proprietà della granatissima famiglia Nordio.
Il fine principale di questi ragazzi del Nord est, è – manco a dirlo - quello di ricordare la memoria di Aldo e Dino Ballarin, riunendo il più possibile le anime granata del territorio veneto, con normali iniziative che come nel caso di domenica, diventano momenti di pura essenza granata e quindi di gioia.
Giornata davvero memorabile, a cominciare dagli ospiti intervenuti.
Marco Morelli di Popolo, nipote di Vittorio, uno dei fondatori del Torino Fc nel 1906, assieme all'amico Daniele Costelli del Toro Club " I Civich" di Torino , ha fatto omaggio ai presenti, della visione di documentazione unica riguardante il Toro dei primi anni del 900, conservata con cura quasi religiosa. Persino incredibile lo stato di conservazione (ad esempio) di documenti datati 1914 e di foto del 1909 assolutamente perfette.
Carla Maroso, la sposa di Virgilio, indimenticabile n° 3 del Grande Torino, autentica perla dell’ universo granata, che non riesce mai a trattenere l'emozione dopo tanti anni di fronte allo smisurato affetto che tutti, ma proprio tutti nutrono per lei. E non potrebbe essere diversamente, considerata la sua semplicità e il suo sorriso sempre pronto in ogni sua partecipazione a tanti inviti. Donna incredibile ancora oggi, spesso presente allo stadio !
Poi lui, il Paolo Pulici che conosciamo... quello che non si stanca mai di seminare sorrisi, autografi, pose per le foto con chiunque glie lo chieda.
Pulici che da risposte a domande fatte e rifatte migliaia di volte, a 30 anni di distanza dalla sua ultima partita con la sua maglia granata. Pulici che parla del Toro fatto in casa tra le mura del Filadelfia, Pulici che ancora oggi si arrabbia pensando che pur essendo l'unico calciatore italiano ad aver vinto 3 volte la classifica dei cannonieri, si vide due mondiali dalla tribuna, scavalcato in nazionale dalla presenza politica (n.d.r.) del blocco-juve.
Pulici che parla della Maratona dei suoi anni come della sua personale alleata di ogni gol, e che allacciandosi alla curva più bella d’ Italia, dice "non è affatto vero che tutti i tifosi sono uguali, ve lo dico io che quelli del Toro sono diversi dagli altri.... sono speciali".
Pulici che prende in braccio un bambino addormentato in ristorante e lo porta all’ albergo come fosse suo nipote.
Pulici e la simpatia contagiosa della sua Claudia.
Pulici che sta alle battute, che viene a “benedire” la sede, che si va a fare 4 passi per Chioggia, che si mette a petto nudo in ristorante per indossare la maglia che gli viene donata.
Pulici che esulta al gol di Immobile.
Pulici è il Toro.
Per gli iscritti al club e per gli amici intervenuti, arrivati a Sottomarina da posti diversi, (Parma, Cento (FE), Belluno, Trentino, Maremma, Verona, Padova, Portogruaro, Rovigo e Vicenza), la convivialità del pranzo con tanto di torte artistiche (opere dell’ amica Marta), il successo delle magliette goliardiche, la giornata di sole, la gara vinta dal Toro a Catania nel finale e i rumorosi cori di contorno che hanno ravvivato il tranquillo passeggio sul litorale del mare veneziano, completano l’opera di un evento davvero molto ben riuscito.
Tante coincidenze, normali certo, ma che a volte danno l'impressione di avere una regia dall'alto, da "quei due" che il Toro Club Veneto si fregia di onorare.
Il pensiero del Presidente Aldo Cappon : “ Non si poteva chiedere qualcosa di più, la nostra soddisfazione è davvero grande, perché abbiamo fatto come sempre tutto col cuore, con l’unico scopo di compattare il gruppo utilizzando quel collante che è la passione comune per la maglia granata senza secondi fini. In questo senso la presenza di questi illustri ospiti ha dato decisamente una mano fondamentale. Ringrazio tutti, anche quelli che loro malgrado non hanno potuto intervenire. In autunno ci ripeteremo consapevoli che sarà dura fare meglio, ma ci proveremo”
Il segretario Marco Cappello : “ Tutto perfetto… persino la presenza sgradita di due gobbi di passaggio presi a male parole dal sottoscritto ha avuto un sapore speciale… Ha ragione Pupi quando dice che siamo una cosa diversa e questa giornata lo ha dimostrato pur stando dall’altra parte del Nord Italia. Siamo fieri di far parte dello spirito Toro, e come dice qualcuno, “di essere stati scelti”. C'è chi nella vita si compra tutto, compresi affetti e "titoli nobiliari". Essere granata invece, non costa nulla, perchè semplicemente ... non ha prezzo ! Grazie a tutti e sempre FORZA TORO !”