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TC Melfi, donati panettoni e pandori alla Caritas diocesana

di Marina Beccuti

Batte forte il cuore solidale del Toro club Melfi “Gian Paolo Ormezzano” che anche quest’anno, in occasione delle prossime festività natalizie, non ha voluto far mancare il  proprio sostegno a chi ne ha bisogno. Questa volta la mano dei tifosi del Torino si è  tesa verso le famiglie meno abbienti della città di Melfi assistite dalla Caritas diocesana di Melfi-Rapolla e Venosa. “ Sapevamo della situazione precaria nella quale vivono alcuni nostri concittadini –afferma Gianluca Tartaglia, presidente del locale Toro club- e, pertanto, non abbiamo avuto dubbi nell’individuare i soggetti ai quali far giungere il nostro pensiero solidale. Abbiamo chiesto alla Caritas diocesana di  privilegiare le famiglie in difficoltà con bambini. Quello che abbiamo compiuto è un piccolo gesto, ma sapere che  nelle prossime festività  sulle tavole di queste famiglie non mancherà il dolce tipico del Natale e che anche loro potranno passare dei momenti in serenità e allegria ci fa sentire meglio”. Venti sono le famiglie individuate dalla Caritas diocesana che riceveranno, nei prossimi giorni, panettoni e pandori che il Toro club Melfi ha consegnato loro al termine di una sobria cerimonia alla quale, oltre ad una delegazione dello stesso club, hanno partecipato anche la segretaria della Caritas diocesana Emilia D’Arace e Daniela Caschetta, responsabile del Centro d’ascolto. E’ toccato, invece, al direttore della Caritas diocesana di Melfi-Rapolla e Venosa sottolineare l’importanza del gesto e ringraziare chi l’ha compiuto. “A nome dei poveri della città di Melfi – dichiara Giuseppe Grieco-   esprimo la mia gratitudine per il dono che il Toro club Melfi ha voluto affidare alla Caritas diocesana da distribuire agli indigenti durante le feste natalizie. Il gesto non è stato simbolico, ma ha inteso esprimere vicinanza e solidarietà a quanti fanno fatica in questo tormentato periodo di pandemia che ci vede tutti in ansia per il nostro futuro. Ansia che attanaglia, soprattutto, chi vive in condizioni economiche precarie e non vede davanti a sè la possibilità di miglioramento della propria condizione. Se c'è qualcosa che abbiamo potuto imparare in tutto questo periodo di pandemia è che nessuno si salva da solo ed a maggior ragione il dono dei granata di Melfi  diventa importante perché sta a significare che anche piccoli gesti ci riconciliano  con il mondo intero”.


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