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Tifare per la città o per la propria squadra del cuore?

di Marina Beccuti

Il giorno giovedì 29 novembre 2012 , a tre giorni dal derby,  verrà intrapresa una protesta contro quanto sta succedendo sul territorio della Cantinassa a Torino. I fatti sono noti: la Juventus, o meglio i proprietari della Juventus, sono riusciti ad ottenere con una delibera comunale altri 180.000 metri quadrati di terreno pubblico (ovvero di tutti noi)  a 0,58 €/mq, un prezzo non scontato bensì da sottocosto e quindi illegale. Inoltre una parte dell’area, l’ex Arena Rock trasformata in una pista per go-kart, data in gestione a privati verrà espropriata per essere trasformata  in pubblico e ridata subito dopo ad un altro privato favorendo gli interessi di un altro soggetto non pubblico: si sapeva che l’esproprio è fatto per ottenere un terreno da utilizzare a favore di servizi ai cittadini e non per favorire un altro soggetto privato. Per saperne di più http://bertola.eu/nearatree/2012/11/i-soldi-nel-pallone/.
La protesta sarà tenuta in occasione dell’inaugurazione del piazzale Grande Torino, indirizzo spostato dalla zona  dello Juventus Stadio in un più appropriato luogo torinista  anche qui proposto con  firme a quello che dovrà essere identificato come Stadio Grande Torino.  In quella occasione sarà presente il sindaco juventino Fassino. 
La protesta verrà quindi sostenuta dalla tifoseria del Toro ed è prevedibile che sarà basata su cartelloni che non saranno solo indirizzati contro  alla giunta ma anche contro la Juventus  (o meglio contro i suoi proprietari) rea di essere ormai sfacciatamente favorita nel trattamento economico diverso nelle due società calcistiche.  Mentre sull’unico giornale  cartaceo importante della città  non appare questo differente trattamento di disparità, sullo stesso giornale di tanto in tanto figurano lettere a riguardo, indirizzate sempre contro la giunta Comunale, sia di tifosi torinisti sia di comuni cittadini, di invettive contro le delibere per risanare l’area del vecchio stadio Filadelfia, promesso ormai da oltre 15 anni sempre da giunte dello stesso colore alla tifoseria granata e sempre da questa presi in giro da false promesse,  in quanto in questo modo si toglierebbero risorse agli asili nido.
Se poi si aggiunge che Torino è la città  più indebitata d’Italia e non avendo garantito il patto di stabilità dovrebbe pagare allo Stato ben 38 milioni di €  http://www.tempi.it/torino-non-rispetta-il-patto-di-stabilita-fassino-dovra-pagare-38-milioni-di-euro#.UCrW1VYaMl8 la frittata è completa.
Ovviamente una città in queste condizioni è esposta, per la sua evidente debolezza economica, agli sciacalli di turno che potranno offrire pochi soldi per consentire alla giunta comunale di riuscire a pagare qualche bolletta della luce.
Insomma la situazione è parecchio ingarbugliata ed è forse questo che vuole la parte degli investitori bianconeri della città per confondere le idee e procedere speditamente alla riqualificazione della  Cantinassa con cementificazione speculativa (è previsto almeno un grande albergo) e poi, si sa, le varianti in corso d’opera potranno essere sempre introdotte appena le acque si saranno un poco chetate.
In una società civile normale la protesta dovrebbe essere portata avanti da tutta la popolazione (torinisti e juventini, ma anche milanisti, interisti ecc. e chi di calcio non gliene importa niente) magari con il supporto come notizia dei media locali  in quanto quel terreno è suolo pubblico,  quindi appartiene a tutti i cittadini e dovrebbe essere pagato a prezzo di mercato e non 10 volte in meno.
In una città normale la magistratura dovrebbe muoversi come lo fa in tutte le altre città italiane quando per esempio i prezzi degli affitti di edifici e alloggi pubblici sono più bassi delle cifre di mercato (ricordate Milano, Roma? Chissà come è andata finire…). D’altra parte non si è mossa nella prima parte dell’acquisizione  per il terreno ex Stadio delle Alpi http://matteoli.iinet.net.au/html/Articles/Diziostadio3.html  perché si dovrebbe muovere adesso?
In una città normale quando la situazione si fa drammatica come evidenzia il suo debito pubblico dovrebbe tentare almeno di cambiare la sua classe politica i suoi dirigenti e invece si sa come è andata a finire alle ultime elezioni del sindaco.
La conclusione per ora è: il problema è sollevato solo dalla tifoseria granata che comunque durante la protesta presumibilmente infierirà contro, oltre  al sindaco Fassino, indifferentemente su tutta la parte bianconera della città (tifosi –che non ne possono quasi niente ma in pieno conflitto d’interessi con se stessi e con loro responsabilità di non protestare per la svendita di suolo pubblico anche di loro proprietà- e i proprietari della Juventus che ne approfittano) sbagliando in quanto si sarebbe dovuto coinvolgere nella protesta tutta la cittadinanza contro la giunta comunale che si è piegata un’altra volta allo strapotere della solita famiglia la quale ormai punta chiaramente a lasciare Torino senza veramente investire nella parte industriale a favore dell’occupazione per esempio con innovativi modelli di auto magari elettriche. Ma forse arriva la Wolksvagen che sta  lasciando l’ufficio acquisti di Verona per trasferirsi a Torino.   
Chissà, forse con un prezzo di mercato giusto del suolo pubblico della città capoluogo più indebitata d’Italia della regione più indebitata d’Italia, avrebbe potuto portare qualche soldino anche per gli asili nido della città.   

 

Associazione ToroMio


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