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Torino: la prossima è decisiva

di Marina Beccuti
Fonte: srweb.eu

Appena Colombo spinge in rete la palla del vantaggio granata, ci siamo guardati intorno e abbiamo pensato: “ Però forse questa è la “volta” che il Toro “svolta”, in effetti i granata sono meglio del Siena, del Cagliari e del Lecce, Palermo e Atalanta sono state battute, Bologna Reggina e Chievo sono dietro, forse amministrandosi bene il Toro potrà finalmente passare nella Side A del tabellone della classifica di serie A”.



Un lunghissimo pensiero di appena un minuto!



Aimo, l’appesantito Aimo, lo svagato Diana, il crossatore rasoterra Diana spegne la luce per l’attimo fatale che consente, poi, al Catania di pareggiare.



Butta malissimo, questo è ora il pensiero principale, eppure non è che nella squadra etnea giochino autentici fenomeni: ma quel Paolucci è quello della Primavera Juve?, Ledesma?! E Carboni e Bigianti chi sono?



Per fortuna Sky non ci propina di nuovo Josè, non Carioca ma Altarini, ma bensì Onofri che uno alla volta ce li spiega tutti, o meglio racconta al grande pubblico che non bisogna chiamarsi per forza Cambiasso o Flaminì per giocare e bene, in serie A.



Questo Catania corre, mena e corre di nuovo e poi … ma guarda che “casino” fanno su sto calcio di punizione! E volià Sereni non vede partire la palla, la barriera un po’ si apre e guarda un po’ quel bruttariello di Mascara (ha pure lui i denti alla Ronaldinho, solo un po’ più storti) la fa passare proprio li!



Guardiamo la classifica e ci scopriamo quasi quart’ultimi … brividi.



Poi, di nuovo Colombo! Ma questo non era quel broccaccio che abbiamo visto all’Olimpico-Comunale combinarne di tutti i colori? Rigore e gol, adesso bisogna portare a casa qualche cosa.



Pisano soffre i centimetri che gli mancano per contrastare Plasmati e GDB ci mette Pratali, Amoruso un po’ spento esce ed entra tarantola Elvis.



E Bianchi? Troppo uguale a Stellone che sta giocando bene, benissimo, ma che non vede la porta neanche se ce lo portiamo fino davanti.



Ma cosa l’ha comprato a fare il Toro Bianchi? Forse per fare compagnia a Rosina in panca?



Già Rosinaldo! Da quando se ne è uscito con sto marchio (a fin di bene) sembra che la sfiga non lo molli più.



Poi torna Aimo. Ma come si fa a tentare una scivolata su di un giocatore che è quasi vicino alla bandierina del corner? Se ti scappa quello punta diritto in area, proprio come nel primo gol. Detto fatto e Mascarinho è di nuovo li, come anche Sereni che raccoglie il terzo “bubbalo” dentro la porta.



Sarà crollato per fatica (Aimo)? Poteva almeno portarsi via anche la gamba del giocatore, al massimo si beccava un cartellino e gli altri battevano un quasi corner.



Non pensavamo di rimpiangere l’ex capitano del centenario, transfuga fiorentino a causa di una suocera che soffre di solitudine e di una moglie autoritaria e decisionista: Comotto era anche un po’ “scarpone” ma due cose così probabilmente non facevano parte del suo repertorio.



Entra Rosina ma a questo punto dopo aver mancato delle buone occasioni, dopo aver beccato tre gol, la frittata è fatta, ma non è ancora finita!



Sicuramente adesso qualcuno verrà di nuovo fuori con la solita “palla”: via GDB Ci vuole uno che faccia giocare insieme Bianchi, Rosina, Amoruso e Stellone che non può rimare fuori proprio adesso, che faccia coesistere Barone Saumel e Dzemaili, ma anche Abate quando torna, tanto dietro ci sono Natali e Pratali, che con un nuovo Mister non si romperanno più, e poi Rubin, crosserà per tutti.



Ogbonna svetterà, Elvis timbrerà sempre da subentrante e Sereni non piglierà più nemmeno un gol.



Ma come mai non ci ha pensato ancora nessuno.



Magari torna Monzon, la squalifica di Flachi tra un po’ finisce e Lui se lo porta dietro, insieme a Volpi, che così potrà tenere compagnia a Corini. Sicuramente rilancerà Aimo, giocatore che potrà così tornare in nazionale.



Forse sarebbe meglio smettere di fare il “48” tutte le volte, cercare anche gli aspetti positivi e fare probabilmente l’unica cosa che c’è da fare in certe occasioni: correre, menare, provarci, correre ancora e usare la testa.



Solo una cosa ancora: Bianchi ha giocato nel Toro degli esperimenti di inizio stagione, ora con la squadra più quadrata potrebbe anche fare qualche cosa di più. Quindi a meno che non ci siano problemi di cui non conosciamo l’identità, forse riproporlo non sarebbe male.



Adesso arriva il Milan! Diremmo decisivo a questo punto.



Un Milan che stenta con il Lecce e che vince con il regalino sul Chievo in casa, si trasformerà in fenomeno contro il Toro? I rossoneri lasciano giocare e vanno in affanno se aggrediti, la ricetta sembra semplice, certo che se si fanno le entrate in scivolata vicino al corner che sanno più di svenimento che altro, prepariamoci con il pallottoliere e con le domande per il nuovo Mister.



Alla fine sempre lo stesso pensiero: perchè Catania, Siena, Lecce, Napoli, Cagliari ecc. corrono e menano giocando da Toro, mentre il Toro no? Sarà colpa di GDB?



Ai posteri (domenica) l’ardua sentenza.



PS: Provi a litigare con Varriale pure lui sembra che porti bene ... tanto è facile riuscirci, nella gara fra permalosi arriva sempre fra i primi..

GMC


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