Toro, partenza con due vittorie: è la nona volta nella storia granata
L'entusiasmante successo del Toro sul terreno dell'Atalanta (teatro del quale non è stato in realtà lo stadio bergamasco, ma il Tardini di Parma), dopo la delusione europea contro i Wolves d'Albione, è l'immagine che più di tutte, calcisticamente parlando, resta impressa nella nostra memoria. Almeno fino alla prossima fatica di campionato s'intende. Toro primo della classe, insieme alle due super-potenze Inter e Juve. Un po' come vedere Luserna San Giovanni, o Pavone Canavese, appaiata a New York e Tokyo nelle classifiche per reddito pro capite. Ma qui si parla di cuore, prima ancora che di numeri; e, in quanto a cuore, il Toro è una megalopoli, fatta e finita (anzi, mai finita, ma costantemente in fieri), seppur contenuta in un granello di sabbia.
Ma per tornare ai freddi numeri calcistici, in ogni caso, non serve tornare indietro nel tempo di molto, per ritrovare la prima partenza-sprint granata: campionato 2015/16, ultimo della gestione Ventura, Toro vincitore, all'esordio, sulla matricola assoluta Frosinone, sul terreno dello Stirpe (1-2, doppietta di Belotti, seguita all'iniziale gol del ciociaro Paganini), e, sette giorni dopo, 3-1 alla Fiorentina: ancora una volta in iniziale svantaggio, per via del gol di Marcos Alonso, ora al Chelsea, la rimonta, tutta nella ripresa, avviene, in dieci minuti, tra 67' e 77', trainata dalle reti di Moretti, Quagliarella, e Baselli. Prima di allora, due vittorie granata su due al kick-off stagionale giunsero sette volte (fonte: blablalive.com). Col Lecce, la ghiotta occasione di andare oltre i 7 punti su 3 di quattro anni fa (alla ripresa post-nazionali, fu 2-2 sul terreno dell'Hellas).