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Visto dalla Curva: per l'ultima volta

di Marina Beccuti

Elvis Bogetti

Per l'ultima volta di quest'anno mi sono recato allo stadio per vedere quella squadra che è sempre nei pensieri dei tifosi granata, quella squadra che ci rende felici e pieni di entusismo, ma allo stesso tempo tristi e rammaricati.
Io non riesco a capire perchè sento questo sentimento viscerale: sono molte più le volte che ripercorriamo la strada di casa affranti che quelle piene di gioia.


Eppure siamo sempre lì a tifare, a soffrire, a cantare, a incazzarci per un gol sbagliato, a gioiere per una parata spettacolare, a imprecare per un gol subito ed esultare un pareggio raggiunto pochi minuti dopo. Questi sono gli stati d'amimo vissuti anche in questa ultima domenica di campionato in casa: purtroppo l'epilogo è stato uno dei peggiori; il Toro perde in casa una partita che non poteva perdere, il Chievo non ha vinto la partita che tutti avremmo voluto che vincesse, il Bologna non ha perso un match che tutti speravamo perdesse (d'altronde le società di scommesse avevano già chiuso le puntate su questo match giovedì scorso).


Il Toro per l'ennesima non ha saputo sfruttare tutte le occasioni da gol che ha creato, il Genoa invece ha capitalizzato tutto.
Tempo fa avevo scritto che non potevamo basare le nostre partite sui risultati degli altri campi o sperare in "aiuti" di gemellaggi che da tempo si sono incrinati. Soprattutto quello con il Genoa, che già all'andata, al Ferraris di Genova, i tifosi dei grifoni avevano fischiato Novellino, Diana e Pisano, mentre di tutta risposta noi avevamo fischiato i numerosi juventini presenti nelle fila della società genoana.


Oggi l'esultanza dei nostri avversari è stata esagarata e questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Sicuramente il Genoa non doveva aspettare il Toro, stendere il tappeto rosso e dirgli: "Prego si accomodi", ma come succede solitamente a fine campionato l'impegno cala, magari per la stanchezza o magari per il caldo, ma oggi il Genoa non ha fatto sconti e anzi dalla curva abbiamo tutti avuto l'impressione che ci stessero prendendo per i fondelli perchè un risultato come quello di oggi ci da ben poche possibilità di rimanere in A. Questi sberleffi hanno aumentato i dissapori e innervosito tutta la squadra, in primis Abate (brutto intervento della disperazione nei minuti finali) e di tutta la panchina granata che, zittita da Motta, alla fine della partita si è riversata in campo e sono cominciati i tafferugli (Olivera e compagni da una parte e Ogbonna e compagni dall'altra). I granata non si sono comportati bene ma anche i genoani non sono stati da meno, tant'è che Olivera più che un calciatore sembrava un pugile.


Comunque la situazione è questa: ultimo posto per la permanenza in A diviso tra Torino e Bologna, con i granata che devono andare a Roma contro i giallorossi e il Bologna in casa contro il Catania di Zenga, con una piccola differenza di valore tecnico dei due avversari (senza nulla togliere ai catanesi) e per una piccola questione chiamata vittoria negli scontri diretti; infatti non è detto che se il Toro vincesse con la Roma rimarrebbe in serie A perchè se il Bologna facesse i tre punti, avendo noi perso gli scontri diretti andremmo in B senza passare dal via.


Certo che la situazione è paradossale: in questo campionato abbiamo perso qualche punto per delle distrazioni arbitrali, soprattutto a inizio campionato, punti che adesso ci permetterebbero di essere salvi e senza alcun pensiero; invece adesso che siamo all'ultima giornata, più nessuno se ne ricorda, anzi i vari giornalisti della TV e della carta stampata sanno solamente dire che il Toro giocando così male merita la serie B, senza considerare che con una situazione di classifica meno deficitaria magari la squadra avrebbe espresso miglior gioco, magari Rosina non avrebbe giocato col freno a mano tirato per gran parte del campionato e Bianchi avrebbe trovato prima quelle motivazioni che l'hanno portato quasi in doppia cifra di gol segnati.


Eppure siamo ancora qua a scrivere del Toro e a leggere tutti i blog sul Toro. Io sinceramente sono molto combattuto: questa domenica ho nuovamente sofferto come un cane e sinceramente mi verrebbe voglia di scegliere un bel film e domenica prossima andarmene al cinema! Ma so già che non sarà così.