.

Ahi, Novellino...

di Raffaella Bon
Fonte: Editoriale di Alfredo Pedullà per TMW

Mentre scrivo queste righe, è stata lanciata la volata per Thiago Silva. Diranno i lettori: ma ne stiamo parlando come se fosse il nuovo Franco Baresi... No, più semplicemente ne stiamo parlando come se fosse (in effetti lo è) uno dei pochi difensori davvero affidabili in giro per il mondo. Quando leggerete può darsi che la situazione si sia sbloccata, siamo sul filo delle ore (decisive). In sintesi: il Villareal ha chiuso per 10 milioni di euro. Il ragazzo ci andrebbe volentieri, ma ha il Milan in testa. Il Milan e quel pressing recente di Leonardo. Se il Milan riuscirà a resistere fino a venerdì-sabato, avrà discrete possibilità di portarlo a casa. Come? Parcheggiandolo. Dove? Magari in un club italiano, in Brasile dicono che possa essere la Fiorentina. Vedremo. Parcheggiarlo è fondamentale perché Thiago Silva è extracomunitario ed a gennaio non potrà essere tesserato dal club rossonero. Il Milan offre un ingaggio superiore, ma deve sperare che Thiago resista al pressing degli spagnoli. Preesing, parcheggio, decisione imminente: un guazzabuglio. Inter più defilata, non completamente fuori perché anche l'Inter pensa (o pensava?) al parcheggio, ma sicuramente oggi alle spalle del Milan. Eppure qualcuno aveva sostenuto che l'Inter aveva già preso Thiago Silva. Può darsi che alla fine Moratti tornerà in corsa, ma non lo aveva preso: le invenzioni di mercato hanno le gambe corte. Io credo che il Milan debba resistere, trovare una soluzione e sperare che il Villareal si distragga. Non è semplice, ma sono le ore decisive. Tuttavia una cosa va detta: il Milan ha bisogno di due eccellenti difensori come il pane. Anzi, come l'aria per respirare.
Mi dispiace che Aurelio De Laurentiis, che ha la mia stima per essere stato il grande protagonista del Restauro Napoli, se la sia presa per la richiesta di adeguamento sul contratto dell'entourage di Lavezzi. E mi hanno dato un po' fastidio le sue parole quando ha parlato di gente che – nella vita quotidiana - non arriva alla fine del mese: banali, scontate, inutili, insignificante spot ripetuto a memoria. Io più che parlarne cercherei di aiutare – se potessi – chi non arriva alla fine del mese. Altrimenti non ne parlerei e ci farei una figura migliore. Mi dispiace che De Laurentiis si lamenti delle richieste di adeguamento: non conosce bene le storie del calcio, eppure era stato perfetto Pierpaolo Marino a interpretare – da vecchio frequentatore degli stanzoni di mercato – la situazione. Dal mio punto di vista funziona così: se Lavezzi guadagna uno (è un esempio) e la concorrenza offre quattro, pur in presenza di un lungo contratto è normale che batta cassa e che chieda almeno due o due e mezzo per restare dov'è. Il Milan cos'ha fatto con Kakà? Con le dovute proporzioni, funziona così in tutte le parti del mondo. Sono convinto che il Napoli metterà a posto la questione. E resto di un'idea: per otto milioni di euro e due milioni e mezzo di ingaggio avrei preso Milito la scorsa estate. Il Principe oggi è un autentico FE-NO-ME-NO. Complimenti a Preziosi e ai tifosi del Genoa: quelli della Sampdoria mi hanno scritto scandalizzati e quasi offesi, ma il loro mercato è stato fiacco e adesso purtroppo si pagano le conseguenze.
Occhio a Nilmar: il Palermo lo sogna da un pezzo, la Roma avanza. Intanto, ci sono cose strane. Bernardo Corradi sta giocando benissimo, eppure diventa un caso a Reggio Calabria. Ho ascoltato lunedì notte le parole di Marco Di Vaio, ospite di una trasmissione bolognese. Parole chiare e sincere: "Togliendolo nel finale l'allenatore della Reggina ci ha fatto una cortesia". Io non so quali siano i problemi tra Corradi e Orlandi, piuttosto credo che la salvezza della Reggina passi attraverso i magnifici tre (Corradi-Brienza-Cozza) e debba comprendere una cura ricostituente in difesa e a centrocampo: almeno un innesto per reparto, soprattutto dalle parti dell'incerto Campagnolo. L'altra cosa strana l'ha detta Walter Novellino che conosco da una vita e che mi ha lasciato di sasso: ma come, si è appena insediato, è appena tornato, e anziché fare esempi legati per esempio al Grande Toro che fu (dovrebbe conoscere la storia) addirittura cita quattro-cinque campioni della Juventus, pur senza scandire i nomi, come esempio da prendere? Non ho parole. I tifosi del Torino sono già avviliti da un progetto che non decolla (eufemismo) e devono anche ascoltare i paralleli con la Juventus da chi è tornato ad essere l'allenatore della squadra che amano. Bah...
Nelle ultime ore l'entourage di Vantaggiato ha cercato un accordo con i dirigenti dell'Atalanta sull'ingaggio: fumata grigia,si rivedranno, ma non ci sarà rottura. Vantaggiato ha grosse possibilità di vestire quella maglia già a gennaio (il Rimini come rimedia?) visto che esiste già l'intesa tra le due società per poco più di tre milioni Il Livorno ha chiesto Bonazzoli alla Sampdoria e Mastronunzio all'Ancona, non ha ancora deciso se tenere Tavano e Danilevicius, prevedo discreti movimenti dalla cintola in su. Bologna e Chievo prenderebbero anche per sei mesi, fino a giugno quando gli scadrà il contratto con l'Ascoli, l'eccellente Stefano Guberti. Per il talento che salta l'uomo il Parma spenderebbe dei soldi, ma è possibile che il ragazzo vada via a parametro zero (c'è anche il Catania in prospettiva). Il Pisa ha chiesto Di Donato all'Ascoli, vuole ingaggiare Parravicini dal Parma e cercherà di mettere sull'altro piatto della bilancia Genevier. Quest'ultimo è un bel regista, ma il Pisa ha sbagliato clamorosamente a non cederlo la scorsa estate quando la Reggina avrebbe offerto un po' di soldi. Se Genevier resta a Pisa fino alla scadenza, per la stagione 2009-2010 – a parametro zero – sarebbe in pole il Genoa. L'Ascoli è nella situazione più delicata: sono curioso di capire come lavoreranno i nuovi responsabili di mercato, ci vuole competenza e precisione. Fossi stato Colomba non avrei accettato: è reduce da qualche disavventura, si è preso una patata bollente. Stia attento a non scottarsi


Altre notizie
PUBBLICITÀ