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AIC, Calcagno: "C'è bisogno di maggiore trasparenza nei rapporti calcistici"

di Marina Beccuti

Il neo presidente dell'Aic, Umberto Calcagno, è stato intervistato da Lady Radio, emittente fiorentina, per essere interpellato sui vari temi del calcio in questo periodo di pandemia.

"Credo che la stagione in corso sia come ce l'aspettavamo. Lo scorso campionato siamo stati colti di sorpresa, attualmente invece no e penso sia stato fatto un grande lavoro in Federazione e anche dai giocatori, visto che da maggio i top player non hanno mai avuto un momento di sosta, sia coi club che con le nazionali. Se il protocollo ha funzionato? Al di là di qualche inciampo credo sia stato utilizzato nella maniera giusta e che ci abbia permesso di continuare. Ovviamente il Covid ha limitato tutti, ma riuscire a continuare anche in questo periodo di semi-lockdown è stato senz'altro un valore aggiunto".

Sulle future elezioni in Figc Calcagno ha commentato: "Io sono stato appena eletto, mi dispiacerebbe disperdere tutto quanto di buono abbiamo fatto in Federazione. Oggi ci sembra scontato che si vada avanti, che ci sia un protocollo, ma io spero vengano valorizzati certe soluzioni che abbiamo trovato".

Sul rapporto moderno tra calciatori, agenti e club, il presidente dell'Assocalciatori ha sottolineato: "Oggi i procuratori sono molte volte dei dirigenti aggiunti, mentre quando giocavo io erano quasi esclusivamente agenti dei calciatori. C'è però bisogno di maggiore trasparenza rispetto al passato, specificando chi lavora per chi e a quali condizioni. Solo così ne beneficeranno tutti".

Infine un commento su un episodio di razzismo successo ieri Champions League: "Bisognerà approfondire, se l'episodio ha i contenuti che sembra è stato davvero molto grave"


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