AIC, Calcagno: "Tireremo le somme solo alla ripresa dell'attività"
Il vicepresidente dell'AIC, l'associazione calciatori, è stato interpellato da TMW Radio, nel corso della trasmissione Maracanà.
Sulle conseguenze nel mondo del calcio che può avere questa epidemia del Coronavirus, Calcagno ha commentato: "Il primo lavoro da fare è capire quale saranno i danni interni al sistema. Potremmo tirare le somme solo quando riprenderemo le attività. Non si può partire dagli stipendi dei calciatori. I calciatori fanno parte di un sistema e dunque bisogna operare sul sistema”.
Per quanto riguarda le soluzioni da prendere, Calcagno ha risposto: "Bisogna farci forza all’interno. Ci hanno rimproverato che volevamo fermare tutto. Il calcio è un elemento importante della nostra vita e un comparto strategico per il sociale. Con il calcio lavorano milioni di persone. Ognuno deve fare dei sacrifici. La riduzione degli stipendi nel calcio è una cosa ragionevole”.
I contratti in scadenza al 30 giugno non sono un problema, anche se il campionato dovesse protrarsi oltre a questa data: "Mi auguro che l’unico problema da affrontare sia quello di sforare nella prossima stagione sportiva. Non sarà semplice ma mi auguro che sia il problema più difficile da affrontare perché è risolvibile”.