Anche con la Lazio ci sarà la contestazione dei Resistenti Granata 1906 al presidente del Torino Cairo con la richiesta invariata: “Vendi il Torino!”
Fonte: Resistenti Granata 1906
Continuerà anche in occasione della partita con la Lazio, domenica allora di pranzo, la contestazione del tifosi del Torino, se non tutti sicuramente di una buona parte, nei confronti del presidente Urbano Cairo. Cori che invitano il patron granata ad andarsene e a mettere in vendita la società se ne odono da molto tempo in tutte le partite, in casa e in trasferta, ed è successo anche martedì sera in Coppa Italia con l’Empoli. Sostegno alla squadra e a mister Vanoli e in contemporanea contestazione a Cairo. In particolare i “Resistenti Granata 1906” hanno diffuso un comunicato nel quale spiegano dettagliatamente perché Cairo deve vendere il Torino e andarsene. Ecco cosa hanno scritto:
“Noi, Resistenti Granata 1906, continuiamo a contestare la presidenza del Torino F.C. perché non ci basta un buon inizio di campionato per dimenticare che:
1. IL FILA, inaugurato più di 7 anni fa è completato per uno scarso 30%, mancando parte degli spogliatoi previsti, la Sede sociale, la sala stampa, la foresteria, il restauro di un moncone storico e la struttura museale. Inoltre la manutenzione, che dovrebbe essere a carico del Torino FC, è sempre stata inesistente e già si evidenzia un progressivo degrado. L'accesso dei tifosi al cortile è vietato, agli allenamenti è un evento centellinato.
2. IL MUSEO DEL GRANDE TORINO, è tutt'ora confinato a Grugliasco e continua a vivere esclusivamente grazie alla passione ed all'impegno dei volontari. Nessun interesse da parte del Torino FC e delle istituzioni regionali e comunali per avviare le procedure per il suo spostamento sul terreno del Fila.
3. IL ROBALDO, avuto in concessione dal Comune di Torino nel marzo 2016, ha visto l'inaugurazione di un campo in sintetico 8 anni dopo. Ancora nulla si conosce sul reale inizio dei lavori relativi alle strutture in muratura
4. LA SEDE, dopo 17 anni in un anonimo trilocale in affitto, è stata spostata lo scorso anno in altrettanto anonimi uffici in condivisione con la RCS. Peraltro uffici mai frequentati dal presidente ,che predilige gli incontri nei suoi uffici (o addirittura nei ristoranti) milanesi.
5. GLI STORE, due vetrine in semi periferia ed una manciata di mq., mal arredati e mal gestiti, alla Rinascente
6. I DERBY, un derby vinto su 29 disputati. Mai nessuna squadra ha fatto peggio.
7. I RISULTATI, mai superato il 7° posto in Classifica, subito due umilianti 0 -7, mai successo in oltre cent'anni di storia
8. LE CESSIONI, tutti i calciatori che hanno richieste dal mercato vengono regolarmente ceduti, anche se, come Buongiorno, amano il Toro, dove sono cresciuti fin dall'infanzia. E se se ne vanno, nonostante l'attaccamento ai colori, è perché - in 19 lunghissimi anni - non c'è mai stata una vera volontà di crescita.
9. LE GIOVANILI, sparpagliate in campi di società dilettantistiche di Torino e cintura, non hanno mai goduto di reali investimenti ed addirittura sono le famiglie a doversi far carico di parte dei costi.
10. L'ESPERIMENTO SOCIALE, che nel novembre 2019, mise a rischio l'incolumità di famiglie e bambini della Curva Primavera, grazie ad aver consentito (accordo Questura/Torino FC) l'ingresso di ultras interisti, armati di cinghie, aste, ombrelli. I Torino Hooligans, che difesero i tifosi granata dall'attacco degli avversari, subirono 75 Daspo.
MA SOPRATTUTTO CONTINUIAMO A CONTESTARE PER AVERE UN FUTURO, perché i nostri figli e nipoti non debbano perdere la passione che gli è stata tramandata e perché possano gioire nel tifare orgogliosamente il NOSTRO TORO, IL VERO TORO CHE NON HANNO MAI POTUTO CONOSCERE”.