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Ancora Cairo: "Ok ai fondi privati, il calcio italiano deve recuperare terreno"

di Claudio Colla

Nella seconda parte del lungo intervento rilasciato da Urbano Cairo a "Radio Anch'Io Sport", rubrica di Radio RAI, ha parlato anche della proposta relativa all'apertura a fondi privati nella media company della Lega Serie A (che dovrebbe gestire i diritti televisivi domestici e internazionali, come sottolineato dallo stesso patròn), e delle relative resistenze a tale iniziativa:

"In merito a questo, ricordo che il calcio italiano, rispetto agli omologhi europei, ha perso molto terreno. Noi siamo stati favorevoli a questa iniziativa fin dal principio, fin da quando la proposta è stata avanzata, ormai circa nove mesi fa; la considero un'operazione strategica di alto livello, tenendo conto del fatto che negli ultimi nove anni si sono perse posizioni importanti. Nel 2012 il calcio italiano aveva un monte totale di diritti televisivi pari a 900 milioni, secondo in Europa solo alla Premier League. Oggi ne ha in totale un miliardo e 350 milioni, mentre la Premier ha raggiunto i due miliardi, ma ci sono passate davanti sia la Bundesliga sia la Liga; siamo al quarto posto, più distanti dal calcio inglese rispetto a un tempo, e scavalcati da Germania e Spagna. Sarebbe un'iniezione di risorse importanti, insieme all'opportunità di dare in gestione i diritti a manager esterni molto preparati, operazione che nell'automobilismo è riuscita decisamente bene. Questa svolta rappresenterebbe ben di più di un po' di nuova liquidità, e non credo che chi sta cambiando opinione per ragioni tattiche stia facendo bella figura".


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