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Atalanta-Torino, parla il doppio-ex Emiliano Mondonico

di Raffaella Bon
Fonte: gazzetta dello sport/tuttoatalanta

“Il ritorno? Non è detto. Mai dire mai. L’anno scorso al grande ritorno ci sono andato vicino, a Bergamo se ne parlava, ma ho chiuso le porte agli spifferi: alla festa per la salvezza dell’AlbinoLeffe ho dato la parola al presidente, non lo avrei tradito. Meglio così, quando circola il mio nome vuol dire che le cose non filano per il verso giusto, sono la protezione civile del pallone. Se torniamo in tempo potrei anche andare allo stadio, male che vada davanti alla tv. Per chi tifo? Per entrambe. Atalanta e Torino sono le due società più importanti della mia carriera di allenatore e di giocatore, con il Siena sono le tre candidate alla promozione. Pronostico? Finirà in parità, 1-1 o 2-2, con gol di Ruopolo da una parte, Iunco e Sgrigna per il Toro. Ardemagni o Bianchi? Ruopolo. L’ho allenato all’AlbinoLeffe, mai nessun giocatore mi ha dato la sensazione di potenza come lui. Mi ricorda Inzaghi: Pippo vive per il gol, Ruopolo no, ma se non segna vive male. Nel Toro ho grande ammirazione per Iunco e Sgrigna: in B sono la tipologia di giocatori difficilissimi da marcare”.