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Barillà attacca Juve e Toro: "Dietrofront dialettico per Spalletti, granata gruppo involuto"

di Elena Rossin
Fonte: La Stampa e Tmw
Marco Baroni

Il giornalista Antonio Barillà ha analizzato sulle colonne de La Stampa il ko per 3-2 del Torino contro il Milan: "I granata s’interrogano su una crisi infinita e la potenza dell'avversario non è un alibi. Inammissibile spegnersi dopo venti minuti, dilapidare un doppio vantaggio carico di buoni auspici, chiudersi colpevolmente, beccare gol in inferiorità numerica indugiando tre minuti (!) per sostituire un infortunato".

Poi l'attacco all'allenatore: "Spunti che inchiodano Baroni, anche se i problemi granata partono da lontano: ci chiediamo in particolare come sia possibile che il tecnico non trovi un cerotto per la difesa [...]. E ci meravigliamo (preoccupiamo) di come non riesca a rigenerare un gruppo così involuto. Magari se lo chiederà anche Cairo, perché adesso al rischio di una stagione anonima si somma quello, più grave, di precipitare nella bagarre salvezza".

Infine critica anche il dietrofront di Spalletti: "Non quello sul campo (-8 punti dalla vetta, il vituperato Tudor era a -6), ma quello dialettico, forse più sorprendente [...] Spalletti è stato scelto per fare la differenza e pagato (bene) per sconfiggere la timidezza e la scolasticità anziché denunciarle come ha fatto al Maradona: che la struttura della squadra fosse lacunosa si sapeva già, un top coach deve compensare altrimenti tanto valeva tirare avanti con un condottiero meno scafato e di salario più modesto".


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