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Battiato, lezioni di un calcio etico

di Marina Beccuti

Franco Battiato, grande cantautore italiano, considerato un maestro della musica, è mancato ieri all'età di 76 anni. Si stanno ricordando molti fatti della sua vita, fatta non solo di musica ma anche di altre passioni tra cui il calcio. Ad esempio il suo naso piuttosto particolare riguarda un incidente di gioco quando era ancora un ragazzino e andò a sbattere contro un palo durante una partita. La famiglia aspettò qualche giorno prima di portarlo dal medico, ma ormai non si poteva più agire.

Battiato, secondo indiscrezioni, pare fosse interista e soprattutto antijuventino, ma di notizie vere e e proprie a proposito non ce ne sono. Tuttavia fu intervistato anni fa da una giovanissima Anna Billò da Sky, proprio per parlare di calcio, quando giocava nelle squadre di provincia.

Battiato era uno stopper e alla domanda sul suo modo di giocare, disse: "Non amavo andare sull'avversario, picchiarlo, preferivo aggirarlo, anticiparlo", come dire era un signore fin da ragazzo e lo dimostrava sul campo. Tra l'altro aveva anche marcato Pietro Anastasi, quando ancora non era diventato famoso e giocava in squadre di provincia. Come dire che Battiato usava l'ingegno e non la forza in campo.