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Bellomo: “Non vedevo l’ora di debuttare in A, che emozione”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Quando ha saputo che avrebbe giocato?

“Nella rifinitura di ieri mattina, ero molto carico e non vedevo l’ora di scendere in campo lo aspettavo da tanto tempo. Volevamo vincere, ma va bene così perché abbiamo dato continuità ai risultati”.

 

Che emozione ha provato a esordire in serie A?

“L’emozione è difficile da descrivere perché è indescrivibile. Ora sono tranquillo e cercherò di dare ancora di più”.

 

Il ruolo di play davanti alla difesa per lei è nuovo, come si trova?

“Da quando sono arrivato il mister mi prova in quella posizione, sono consapevole di dover giocare in quel ruolo e fino ad oggi ho lavorato tanto, ho avuto la possibilità di esordire e spero di aver ripagato la fiducia dell’allenatore. Ora in testa c’è la Juve”.

 

Al quinto minuto ha provato il tiro dalla distanza e il portiere del Verona l’ha parato in due tempi, il coraggio non le è mancato nonostante il debutto.

“Questi tiri sono nelle mie corde e in B ho fatto parecchi gol in questo modo. Purtroppo ieri non ho segnato, ma pazienza ci proverò un’altra volta”.

 

Non è facile entrare nel cuore dei tifosi, ma lei è già uno dei beniamini. Che effetto le ha fatto sentire che alla lettura delle formazioni il pubblico granata l’ha applaudita?

“Io ero negli spogliatoi e non ho sentito, però me l’hanno detto e sono contendo di avere anche la fiducia dei tifosi e cercherò di ripagarli dando il massimo perché questa maglia è molto importante”.

 

Il pareggio con il Verona è da considerarsi un punto guadagnato o due punti persi?

“Di solito si punta sempre a vincere, però era importante dare continuità di risultato alla gara con il Bologna e anche un punto serve a questo scopo”.

 

Non sempre avete dato l’impressione di riuscire a dare il la alla manovra, è stata una partita veramente difficile?

“Eravamo consapevoli che sarebbe stata una partita difficile, perché il Verona si difende bene e nelle ripartenze sono pericoloso perché davanti hanno giocatori di qualità. Avevamo preparato bene la partita in modo da non farli ripartire in contropiede”.

 

In campo ha visto due giocatori come Cerci e Toni, che impressione le hanno fatto?

“Cerci per noi è molto importante, fa la differenza ed è l’uomo in più. Toni è un giocatore d’esperienza e ha fatto tanto”.

 

Ha chiesto la maglia a Toni?

“Sì, mi ha regalato la maglia”.


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