Benassi: “Il Torino ha meritato di vincere con l’Udinese”
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il centrocampista ha detto che nel primo tempo ha faticato a trovare la posizione in campo ed è più soddisfatto dei quindici minuti nei quali ha giocato nella ripresa.
Il palo colpito da Vives e un salvataggio sulla linea dell’Udinese se alla fine non aveste vinto sarebbe stato un vero peccato?
“Sì, credo che nel complesso sia stata una vittoria meritata la nostra. Nel primo tempo abbiamo fatto maggior fatica perché loro erano tutti dietro la linea della palla. Nel secondo tempo siamo entrati con un piglio più giusto e abbiamo creato tante occasioni quindi alla fine il gol è arrivato”.
Amauri non si è ancora sbloccato, ma c’è sempre Quagliarella a togliere le castagne dal fuoco.
“Non è importante chi segna. Credo che Amauri sia tranquillo perché ha fatto una grande prestazione, ha tenuto tanti palloni e ha sfiorato anche il gol, arriverà il momento in cui segnerà”.
Nell’intervallo Ventura che cosa vi ha detto per farvi ritornare in campo ancora più determinati?
“Ci ha detto di credere di più in noi stessi e in quello che facciamo e credo che abbia ragione perché infatti si è visto un altro Torino nel secondo tempo e questo ci ha permesso di conquistare i tre punti”.
Per essere un giocatore nuovo e giovane ha già accumulato un buon minutaggio calcolando che l’allenatore è Ventura. Si sente più sicuro di sé?
“Sì, ma devo dire che oggi nel primo tempo ho fatto abbastanza fatica e anch’io, come tutta la squadra, nel secondo sono entrato con un piglio più giusto perché volevo reagire e penso che nei quindici minuti della ripresa nei quali sono stato in campo ho fatto meglio che nel primo tempo”.
Perché ha faticato nel primo tempo?
“Ho faticato nel trovare la posizione in campo, non era facile con i giocatori dell’Udinese tutti dietro, mentre nella ripresa gli avversari si sono un po’ allungati ed è stato più facile”.
In campo agisce da mezz’ala che è il suo ruolo, ma anche da mediano ed è in questo secondo modo di giocare che deve migliorare?
“Sì, credo che per le mie caratteristiche mi trovo meglio quando arrivo nella metà campo avversaria soprattutto quando ho tempo e spazio per puntare l’uomo, per questo nel secondo tempo anche con il mister ho deciso di buttarmi più in profondità e così sono arrivati più palloni da giocare”.