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Beretta: "Manca l'autostima"

di Marina Beccuti
Fonte: Tuttosport

Beretta ci mette la faccia, si è seduto da meno di quindici giorni sulla panchina granata ma ha già capito la situazione. Il problema principale del Toro è credere in se stesso e il mister questo l'aveva già accennato alla vigilia della partita contro il Sassuolo. "Ci è mancata la spavalderia. E la voglia di rischia­re, che però compare solo se c’è un’autostima vera: e non esi­ste, al momento. Comunque la squadra non meritava di per­dere, anche se abbiamo preso un gol proprio brutto, banale, stupido, del tutto evitabile nonostante fosse irregolare", si legge sul Tuttosport. L'autostima può arrivare solo dopo una bella serie di vittorie e prestazioni convincenti, che il Toro da tre anni a questa parte non ha praticamente mai vissuto.

Ai granata manca anche la reazione, guaio che si è vissuto anche l'anno scorso. "Non abbiamo reagito. E’ un al­tro dato grave, che non va. C’è molto da lavorare. Abbiamo problemi di carattere tecnico, tattico, fisico e mentale: è scon­tato che ci siano tante diffi­coltà, se no qui ci sarebbe anco­ra Colantuono", ricorda con molta lucidità Beretta. "Guai così evidenti non si possono ri­solvere in poco tempo. La squa­dra ha dei limiti, è chiaro che qualcosa non funziona. Proprio la mancanza di reazione dopo il gol è uno dei problemi più grossi, di natura caratteriale. Ma pure sull’aspetto fisico bi­sogna lavorare di più: non ab­biamo la necessaria aggressi­vità. Senza dimenticare le pu­nizioni e gli angoli battuti ma­le, sprecati: tanti, troppi". Buon lavoro mister, ne ha davvero bisogno, ma alla fine viene un dubbio: ma se Colantuono lavorava così tanto che ha fatto fino alla sconfitta contro il Crotone?


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