.

Berruto: "Coronavirus, un crimine che la Uefa si riunisca il 17 marzo"

di Elena Rossin
Fonte: TMW Radio e Tmw
Mauro Berruto

L'ex ct della Nazionale di pallavolo Mauro Berruto ha parlato dei temi del momento a TMW Radio, durante la trasmissione di ieri “Stadio Aperto”.

Che diciamo ai giovani?
"Che è ora di smetterla con l'incoscienza. Ci sono degli obblighi da seguire, non dei consigli. Bisogna fidarsi di chi è competente. Cio è stato chiesto di stare a casa, non di andare in miniera. Ci sono tante cosa da fare a casa, costruttive, per se stessi. Nessuno vuole minimizzare l'impatto economico, ma siamo di fronte ad una situazione mai vista prima. Questo deve far capire il livello di quello che stiamo vivendo. Dobbiamo rispondere con senso civico. Se c'è una cosa ancor più incomprensibile è la risposta che sta dando l'Europa. Ho visto il Liverpool ieri sera, sembrava un film horror. La Uefa dice che si riunisce il 17 marzo? Per me è un crimine".

Manca anche la risposta della Ue:
"E' una sconfitta dell'Europa, che poteva dare la dimostrazione di quanto sia importante. Non aver dato una risposta univoca a questo dramma, che ha colpito inizialmente solo una parte dei suoi territori, è incredibile. Poteva essere una straordinaria occasione per creare l'Europa dei popoli, invece si è persa l'occasione. Si è frantumata questa idea, ed è un dramma nel dramma. E' qualcosa di cui pagheremo il conto".

Importante il potere positivo che possono avere gli sportivi in questo momento:
"Se ne esce danneggiati in alcuni casi, ma ci sono anche esempi virtuosi. Lo sport e gli sportivi, soprattutto le icone mondiali, non possono manifestare la propria leadership in campo, ma non devono smettere di manifestare il loro ruolo. Per fortuna ci sono giocatori intelligenti, come Bernardeschi e Marchisio, che lanciano messaggi importanti. Si deve restituire qualcosa, è un dovere. E la minima è quella di utilizzare la propria posizione, la propria capacità di comunicare, per diffondere il messaggio".

La Nba al primo caso ha interrotto il campionato. La Uefa non solo ha deciso di non decidere e fa giocare gare di EL stasera, ma nei comunicati in cui spiegava i rinvii, non ha mai parlato di emergenza Coronavirus:
"E' un atteggiamento medioevale. Questa faccenda, quando sarà passata, ci avrà cambiato in meglio, a patto di essere capaci di non dimenticare alcune cose, come questa. Ora però è il momento di essere uniti".

Olimpiadi, pensarle ora è fantascienza:
"E' improbabile. Si spera in un miracolo. Tanti atleti le stanno preparando. Non c'è dubbio che quell'evento è a forte rischio. Anche il calcio, mi sembra incredibile che non si pensi al rinvio di Euro 2020. Oggi a Olimpia hanno acceso il fuoco, a porte chiuse. E' partito il viaggio nel mondo della fiaccola olimpica e non sappiamo se arriverà a destinazione. Sarebbe una meravigliosa opportunità di ripartenza ma non sono ottimista".