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Bianchi, ora tocca a lui

di Marina Beccuti

Una scelta di vita, sarà lui a decidere il suo destino. Cairo non sembra intenzionato a metterlo in vendita per monetizzare, ma vorrebbe creare una squadra attorno a lui. Però non si può chiedere un secondo sacrificio al bomber granata. Rolandinho ha 27 anni, è nel pieno della sua carriera ed un altro anno in B sarebbe un passo indietro per la sua carriera. Ma se decidesse di rimanere il Torino troverebbe in lui il suo leader naturale. Un capitano amato dai tifosi, perchè è subito entrato nel cuore dei tifosi ed è diventato l'uomo immagine del Torino. Bianchi ha tutto per piacere: bello, aitante, deciso, mai polemico, non si è mai tirato indietro se consideriamo che in totale ha perso solo tre partite in stagione, due per squalifica ed una contro il Cittadella perchè Colantuono l'ha fatto rifiatare per averlo in forma nei playoff.

Però è chiaro che la sua scelta di vita passa dalla sua carriera, anche se c'è il rischio che in un grande club, come Fiorentina, Udinese e Parma (i viola sono in pole e lo preferirebbero a Caracciolo) potrebbe rischiare di fare panchina. Se deciderà di andarsene comunque il popolo granata capirà la sua scelta e lo terrà sempre nel cuore. Lui il suo dovere l'ha fatto, perchè 26 gol in stagione sono sempre un bel bottino, ma soprattutto il Torino lo ricorderà come una bella persona, quelle che nel calcio ormai sono sempre più rare. In totale Bianchi in due stagioni ha giocato 60 match segnando 33 gol.


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