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Cairo contestato ancora una volta, Gazzetta lo ignora

di Federico Danesi

Ci sono due modio di fare giornalismo, giudicate voi quale sia la migliore. Scrive oggi La Repubblica sul post partita con il Bologna: "Ieri, è risuonato a lungo il coro ormai iconico “Urbano Cairo devi vendere, vattene, vattene” , una melodia molto orecchiabile, sulle note di Sway di Michael Bublé, che in queste ultime settimane è stata presa in prestito — ironicamente — dai tifosi bianconeri come pure da quelli rossoneri che hanno iniziato a lamentarsi della loro società. Quel ritornello, insieme a molti insulti, ieri è risuonato dentro e fuori lo stadio, con il sole alto nel cielo e con il gelo del tramonto sabaudo già calato da un pezzo. E Cairo? Verso le 17.45 si è presentato nell’antistadio, ha detto poche parole di prammatica («è stata una buona partita, purtroppo abbiamo preso un gol al settantesimo che non devi mai prendere. Buon Natale a tutti»), è salito in macchina e ha lasciato lo stadio Grande Torino dal retro, dall’imbocco dell’Istituto di Medicina dello Sport".

Ribadisce La Stampa: "Quando il coro «Urbano Cairo devi vendere: vattene vattene» esplode nella pancia dello stadio fa un effetto sinistro, anche se la mobilitazione del popolo granata dura da fine agosto. I tifosi hanno ripreso a contestare dopo anni di delusioni e certo i tre mesi da incubo della squadra di Vanoli non hanno fatto altro che alimentare il fuoco. Ma se l’improvvisa cessione estiva di Bellanova ha scoperchiato i problemi che il Torino si porta avanti da tanto tempo, gli spettatori che abbandonano lo stadio prima del fischio finale dell’arbitro sono la rimessa in onda di un film già visto sul passato più buio. È un’azione che parte dal cuore pulsante del tifo granata, la Curva Maratona, e si conclude fuori dal Grande Torino con una protesta spontanea che si riversa in strada e arriva fin sotto la tribuna vip". 

E La Gazzetta dello Sport? "Il presidente del Torino Urbano Cairo esce dallo stadio quando sono passate da poco le 17.40. «Buona partita, purtroppo abbiamo preso quel gol al settantesimo che non devi mai prendere. Buon Natale a tutti» il suo commento, prima di lasciare l’Olimpico in macchina". Tutto qui? Sì, tutto qui, tutto a posto.