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Cairo punge il fuggitivo: "D'Ambrosio chi?"

di Marina Beccuti

Urbano Cairo è l'uomo del momento del calcio italiano (ma anche della tv visti i successi de La7), finalmente ha trovato la quadratura del cerchio del "suo" Torino, mai così in alto negli ultimi vent'anni, ricreando entusiasmo e passione, con un migliore attaccamento ai personaggi che lo stanno riportando dove gli compete, come Ventura. "Il mister ha qualità tecniche e tattiche notevolissime. Capisce il calcio come pochi, con noi ha trovato un ambiente ideale. Erano tanti anni che non faceva più di due stagioni in una squadra. Stiamo parlando del rinnovo, c'è un bel rapporto, si è trovato bene, lo abbiamo accontentato nell'acquisto di giocatori per lui importanti. C'è un progetto insieme, fatto di giocatori giovani da sviluppare e da migliorare", ha detto il presidente agli amici di Radio Deejay

Parlando della situazione calcistica italiana ha aggiunto: "C'è un grande divario tra le primissime e le altre. La Juve e il Milan fatturano 6 volte noi, l'Inter 4 volte e così via. In Inghilterra, se il Watford sale in Premier, prende un assegno da 80 milioni, in Italia no. Se questo non accade, ci sono 2-3 squadre che fanno un super campionato ma l'interesse è più basso se non c'è il titolo in palio".

Infine una nota su alcuni singoli: "Ho tenuto tutti i migliori tranne Ogbonna, erano tre anni che ricevevo offerte. Cerci? Sono contento delle sue prestazioni. L'idea è di tenerlo per costruire una squadra importante con lui. D'Ambrosio? Dovrei dire 'D'Ambrosio chi?'".


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