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Cairo rischia a Superga

di Marina Beccuti

Cairo a Superga? E' un rischio perchè potrebbe subire contestazioni. Come ai tempi di Cimminelli, anche Cairo non è benvoluto alla commemorazione della tragedia di Superga che, come ogni anno, cade il 4 maggio.


Ci ha pensato il cappellano del Torino, Don Aldo Rabino, che ogni anno celebra la messa dedicata ai caduti, a calmare gli animi, come dice al Tuttosport: "In quel giorno si resta uniti. Nessuno deve essere precluso e ogni dissenso, per quanto giusto, deve sempre restare ai piedi di Superga. Perciò, nessuna violenza e nessuna contestazione".

Non mischiamo il sacro con il profano e alla fine, se Cairo decidesse di non venire, tutti lo criticherebbero per la sua assenza. Invece il presidente deve essere presente, con tutta la squadra e deve poterlo fare liberamente, senza minacce o limitazioni. Il 4 maggio resta un giorno particolare e soprattutto inviolabile, ci sono tante altre occasioni per contestare. Anche se sarebbe il caso di soprassedere perchè è ancora tutto in discussione e questo è un momento delicato per cercare ancora la promozione che appianerebbe, almeno fino a settembre, la situazione.