.

Cairo: "Sono ambizioso. Ho fatto anche cose inaspettate. Mercato? Faremo qualcosa in difesa"

di Marina Beccuti

Urbano Cairo, in conferenza stampa per presentare Paolo Vanoli, ha parlato anche del futuro della squadra e di quello che vuole fare.


"Se parliamo di ambizioni, per quanto mi riguarda ho dimostrato di averne molta facendo anche cose inaspettate e a volte impossibili. L'ambizione è il motore della mia vita. Nel calcio devi anche fare i conti con le risorse: non è un caso che da quando ci sono i diritti tv, dal 1993, in Italia hanno vinto quasi sempre le stesse squadra a parte l'eccezione della Roma e della Lazio e poi del Napoli".

"Eravamo pronti al salto successivi, ma è arrivata la pandemia e gli investimenti esagerati tra Verdi e Zaza che per noi non erano la cosa giusta. Per voler fare qualcosa in più, abbiamo fatto una cosa che ci ha penalizzato. Abbiamo sommato situazioni negative e questo lo abbiamo dovuto digerire e recuperare anche economicamente. Abbiamo fatto meno di ciò che avremmo voluto per una situazione economica deficitaria. Ora non siamo a posto, abbiamo fatto sei bilanci in perdita e sono cose che pesano, ma non è una colpa non aver 50 milioni da mettere ogni anno nel Toro: non è una cosa che qualcuno mi possa addebitare, bisogna trovare un percorso sostenibile. E per noi è un vivaio che dia giocatori per la prima squadra, lo scouting che dà giocatori con operazioni per trovare talenti a cifre abbordabili e diventano calciatori importanti".

Sul mercato Cairo ha aggiunto: "Abbiamo ragionato insieme: ci serve ancora uno o due difensori al centro, poi sicuramente un quinto di sinistra. A centrocampo abbiamo tanta qualità, senza uscite non faremo interventi. E davanti è arrivato Adams, è un giocatore importanti che ha fatto cose eccellenti in Premier: segnare lì non è banale. Scamacca in Italia ha fatto cose buone e al West Ham aveva fatto tre gol, Adams ne ha fatti molti di più".


Altre notizie
PUBBLICITÀ