Cairo: "Tanti soldi dai diritti tv, ma vanno tutti ai calciatori. Serve un limite"
Fonte: Tmw
Nel corso del suo intervento allo Sport Industry Talk organizzato dal Corriere della Sera, Urbano Cairo, presidente del Torino, ha parlato anche dei conti delle società, tema legato anche agli stadi: "Ci sono tante società che volevano costruire uno stadio e hanno superato il tema decidendo di non farlo più perché non era realizzabile. Il tema degli stadi è importante, io vedo che il mondo del calcio ha ricavi in contrazione o comunque non in crescita. Anche per errori nostri: in Serie A eravamo il secondo grande mercato dei diritti tv, davanti alla Spagna, a un'incollatura dall'Inghilterra. Abbiamo fatto degli errori, sicuramente, però c'è un altro tema: ho visto in molte aziende in gravissima difficoltà, a partire da La7 per arrivare a RCS, che quando non riesci a sviluppare ricavi come vorresti devi intervenire sui costi. E in Italia i costi del calcio sono quelli degli ingaggi dei calciatori e dei tecnici: lì ci vuole un qualcosa. Mi rendo conto che siamo in un mondo europeo e devi competere, ma qualcosa va fatto. Il calcio dall'arrivo dei diritti tv ha avuto un incremento spaventoso, ma le cose non sono migliorate: tutto è andato ai calciatori, ai tecnici. Per carità, sono i protagonisti, ma ci vuole un limite".