Cairo-Tesoro, guerra fredda per il Toro
Fonte: www.cronacaqui.it
Mentre il quotidiano finanziario “Il Sole 24 Ore” conferma lo scenario da noi dipinto qualche settimana fa ( compreso lo stipendio al consiglio d’amministrazione del Torino Fc nel 2008 da un milione di euro), a una settimana dal faccia a faccia tra il presidente Cairo e i primi potenziali acquirenti - la famiglia Tesoro - tiene banco proprio il caso riguardante la cessione del club granata.
NESSUN SEGNALE
A sette giorni dall’incontro la situazione è in fase di stallo. I libri contabili e il patto di riservatezza non arrivano e i Tesoro iniziano a spazientirsi. Ormai è braccio di ferro tra le parti: «Cairo non ci risponde nemmeno al telefono », fa presente il più giovane della famiglia Tesoro, Antonio. Ma non sembra sorpreso: «Avevo intuito la sua intenzione a non voler cedere veramente. In ogni caso noi speriamo ancora, anche se ad oggi siamo fermi allo stato di due settimane fa». Cairo dal canto suo temporeggia e non appare convinto innanzitutto di cedere e, nel caso in cui volesse farlo, di cedere proprio ai Tesoro: «È un suo diritto, ma lo dica chiaramente - rivendica Antonio Tesoro . Occorre onestà intellettuale ».
L’ATTESA PROSEGUE
«Nessuno - fa notare il giovane imprenditore pugliese può dire che abbiamo disturbato noi Cairo. Ci hanno chiamati e ci siamo dichiarati disponibili a rilevare la società ». Nell’incontro di una settimana fa, il patron granata era sembrato ai suoi interlocutori una persona affidabile e di parola, ma il mancato arrivo dei libri contabili ai professionisti dei Tesoro hanno fatto scattare i primi dubbi. Il numero uno della Cairo Communication non sarebbe convinto della reale possibilità economica dei potenziali acquirenti del Torino. Uomini dell’entourage cairota dopo un’accurata indagine in ambienti finanziari, avrebbero sconsigliato ogni genere di rapporto d’affari con la famiglia Tesoro. La riposta di Antonio non si fa attendere: «Consiglio a Cairo di non mettere in discussione le nostre risorse. Rischia di andare incontro a brutte figure».
L’INCOGNITA
L’attesa quindi è destinata a protrarsi probabilmente a tempo indeterminato. Se Cairo ha cambiato idea o non vuole passare ai Tesoro difficilmente potrà essere obbligato a farlo. In sostanza, l’editore non vuole cedere al “ primo che passa”, anche perché ha delle responsabilità nei confronti dei tifosi, veri proprietari del Toro. La famiglia pugliese però non molla e si dice ancora interessata: «Attendiamo ancora, il Toro ci interessa», ribadiscono.
Paolo Casamassima Andrea Scappazzoni