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Calcioscommesse, dopo Parisi potrebbe essere interrogato anche Salvatore Masiello

di Marina Beccuti

Il Toro non c'entra niente nella triste quando ingarbugliata storia del calcioscommesse, dove i nomi fioccano da ogni parte. Ieri è stato ascoltato nuovamente Alessandro Parisi, difensore titolare del Torino di Ventura, che sta collaborando con gli inquirenti e appare comunque sereno, come dicono i suoi compagni, così Cairo. Tutto è stato secretato e Parisi stesso non può rilasciare dichiarazioni a proposito. Ma qualcosa è emerso dall'interrogatorio, come ha riportato stamani La Stampa.

I particolari più interessanti riguardano soprattutto il derby del 15 maggio 2011, Palermo-Bari. partita dove Andrea Masiello aveva ammesso di aver segnato di proposito l’autogol del 2 a 0, e l’incontro Palermo-Bari del 7 maggio 2011. Parisi, difeso dai legali Piero Nacci Manara e Paolo Rodella, ha conferma che Masiello venne pagato per perdere il derby e ha anche aggiunto: "Propose di vendere la partita ad altri compagni, ma nessuno accettò". Della cosa il giocatore granata ha detto che fu "Informato di entrambe le cose da Marco Rossi". Rossi è sua volta indagato, e attualmente milita nel Cesena.

Rguardo alla gara contro il Palermo, Parisi ha ammesso il contatto con gli zingari, ai quali però "venne restituito il denaro perché la partita non finì come stabilito. Loro puntavano al 3-1 e invece noi, non convinti della combine, perdemmo con il risultato di 2-1".

Prossimamente dovrebbe essere interrogato anche Salvatore Masiello (arrivato al Toro a gennaio, ma ancora mai visto in campo), indicato da Andrea Masiello come colui che contattò Pepe (il quale però rifiutò) per la combine con l’Udinese.


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