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Carlo Nesti, voto alle big del campionato, con Toro e Verona

di Marina Beccuti

FIORENTINA: 6

BENE

La pausa non può che agevolare la guarigione degli infortunati, e il ritorno in Nazionale, per Rossi, è una iniezione di fiducia, sulla strada del totale recupero.

MALE

Cuadrado, elemento-chiave nel 3-5-2, dovrà sostenere 2 partite con la nazionale colombiana, ma le sue condizioni fisiche imperfette suggeriscono la massima prudenza.

 

INTER: 5

BENE

Pur nella disfatta, Alvarez si è ripreso, dopo l’opaca prestazione di Cagliari, e Guarin, anche al di là del palo colpito, ha manifestato confortanti progressi di forma. 

MALE

La squadra ha subito tanti gol quanti ne aveva incassati finora: 3. Strano, tenendo conto che l’impostazione tattica (3-5-1-1) prevede, come priorità, la fase di copertura.

 

JUVENTUS 7,5

BENE

Conte arriva alla sosta con 6 vittorie e 1 pareggio: è un bilancio superlativo, dopo una partita in cui Barzagli, Chiellini, Pirlo, Tevez e Giovinco sono stati protagonisti.

MALE

Per la sesta volta, i bianconeri sono stati costretti alla rimonta, ma è sbagliato fermarsi al reparto difensivo, perché gli errori, sui 2 gol, sono dipesi da Padoin e Pogba.

 

LAZIO: 6

BENE

Hernanes ha offerto segni di crescita, dando ragione a chi ha preferito non cederlo a peso d’oro, e rinunciare alle consuete esigenze economiche, rispetto a quelle tecniche.   

MALE

La squadra era stanca, dopo la trasferta europea, e Petkovic, confermando la formazione, sapeva che avrebbe ricevuto, in cambio, le garanzie, ma non la freschezza.

 

MILAN: 5,5

BENE

Tenendo conto dello spessore dell’avversario, dell’andamento della partita, e della solita tempesta di assenze, i rossoneri hanno disputato un incontro più che onorevole.

MALE

Dodicesimi, a 13 punti dalla vetta, con la stessa falsa partenza del 2012. Grazie ai rientri, aumenteranno qualità e vittorie, ma non muteranno i limiti cronici della difesa.   

 

NAPOLI: 7

BENE

Benitez, come Conte, arriva alla sosta con 6 vittorie e 1 pareggio: anche qui, tanto di cappello, senza Higuain, con l’unica differenza di un Livorno più abbordabile del Milan.

MALE

In vista di Roma-Napoli, occorre fare tesoro del baricentro più basso (m. 50), proposto contro gli amaranto, perché la squadra deve accorciarsi, per non essere troppo sbilanciata.

 

ROMA: 9

BENE

Ventuno punti su 21, con 20 gol segnati, e 1 subito. Il commento è insito nel voto: 9. De Rossi: “Facciamo come Ulisse: chiudiamo le orecchie, mentre cantano le sirene”.

MALE

Niente di male, ma prudenza. Serve la mentalità dei Mondiali, dove spesso non vince il più forte, ma il più in forma. Finora, la squadra ha espresso la forma. Durerà?

 

TORINO: 6

(“GRANDE” PER MERITI SPORTIVI E BACINO DI UTENZA)

BENE

Il “mago Cerci” è capocannoniere, e D’Ambrosio meritava la convocazione in Nazionale. Non sciupando 3 situazioni di vantaggio (Milan, Verona e Samp), i granata volerebbero.

MALE

Occorre non mettere gli arbitri in condizione di sbagliare. Non si può, a 30 secondi dalla fine, e con una punizione a favore, essere, per l’ennesima volta, raggiunti dai rivali.

 

RESTO DEL CAMPIONATO

(CHI LO MERITERA’ VERRA’ INSERITO FRA LE “GRANDI”)

BENE

Il Verona è quinto in classifica, davanti a Fiorentina, Lazio e Milan, come non accadeva dei tempi di Bagnoli. Ora, è Mandorlini il “Romeo”, che non molla affatto la “treccia”.

MALE

Sampdoria, Bologna e Sassuolo non hanno mai vinto, e pagano con la coda della graduatoria, alla disperata ricerca di una quadratura strategica, in grado di scongiurare gli esoneri.

 

 

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