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Casarin sul CorSera: “Ecco il motivo dell’incapacità di costruire un arbitraggio a due”

di Emanuele Pastorella

L'ex arbitro, Paolo Casarin, ha commentato la situazione degli arbitri sulle colonne del Corriere della Sera: “Prima sulle grandi decisioni tutti potevano rivedere l’azione, salvo l’arbitro. Perciò usava una sicurezza da comando più che da analista del gioco; sicuro per forza. […] La Var si è resa necessaria per comprare questa solitudine sul campo, produttrice di tanti dubbi che il collega davanti al monitor poteva permettergli di ridurre fino alla verità del gesto sportivo. […] Di tradizionale l’arbitro di oggi ha mantenuto l’incapacità di costruire un arbitraggio a due. Il Var è un dipendente-collega che non può capire i suoi dubbi perché partecipa solo da fornitore di un servizio tecnologico”.


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