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Cerci: "Finito il tempo delle cavolate. Contento della convocazione ma punto a salvare il Toro"

di Marina Beccuti
Fonte: Matteo Maero per TorinoGranata

Intervistato da La Stampa, il numero 11 granata esterna la sua felicità a riguardo della convocazione in nazionale."Se sono qui il merito è per oltre il 50% merito di Ventura - spiega Cerci - ed anche il Toro ha fatto molto". È l'uomo giusto per Prandelli, che cercava un omologo di El Shaarawy sulla fascia destra: "è un ragazzo interessante - Conferma il CT - Ha buona tecnica, un'ottima progressione e capisce come trovare i compagni. Se proverò il modulo con due attaccanti esterni potrà tornare utile". Lui, dall'altro canto, "si vedrebbe bene al fianco di Balotelli e El Sha"

Dopodiché, Alessio Cerci si concentra sull'esperienza in granata, affermando: "oggi la mia ambizione è di completare la salvezza del Toro, dando il massimo nelle 9 giornata che restano per ripagarlo di quanto ha fatto per me". Tuttavia, l'Henry di Valmontone spiega: "In un domani dovrò compiere delle scelte. Chiunque aspira ad andare in un grande club e io spero di finire in uno. Tanto più che parto da zero, ho cancella gli errori del passato (...) Il tempo delle cavolate è finito, è il momento di fare gli uomini."

Così, Cerci analizza la sua situazione: "Sono a metà tra Fiorentina e Torino, loro devo o decidere, anche se la mia volontà è quella che conta di più (...) Anche se i viola andassero in Champions non penso che potrei tornare a Firenze per tanti motivi". Tuttavia, il sogno nel cassetto di Alessio è una solo: "la Roma mi è rimasta nel cuore.


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