Claudio Nassi: "Non c'è tattica più importante della tecnica"
Fonte: Tmw
Claudio Nassi, dirigente sportivo ed ex giocatore nel ruolo di centrocampista, per TuttoMercatoWeb.com ha commentato il report tecnico della FIFA sulla fase a gironi del Mondiale in Qatar. Ecco il suo pensiero:
“Domenica 4 u.s. la FIFA ha presentato il report tecnico relativo alla fase a gironi del Mondiale. Lavoro svolto da Arsène Wenger con i tecnici Jurgen Klinsmann, Cha Du-Ri e Alberto Zaccheroni. Si è parlato di fatti preoccupanti, se il calcio continuerà a perfezionare soprattutto la fase difensiva. Wenger sottolinea come nessuno abbia finito i gruppi a punteggio pieno, perché lo sforzo fisico è stato elevato. Il 31% delle squadre ha avuto nella seconda partita un risultato opposto alla prima. Molto diversi anche primo e secondo tempo, nel quale il Giappone ha ribaltato Germania e Spagna. Si nota che la media gol di 2,50 è diminuita rispetto al 2018, 2,54, e 2014, 2,83, anche se meglio del 2010, 2,10. E i tiri in porta, in media 10,9 a partita, stanno precipitando rispetto al passato: 12, 12,9 e 14,1.
"Uno di questi motivi - dice Wenger - sono le difese più protette al centro". Infatti sulle fasce si svolge la maggior parte degli attacchi: il 30% a sinistra e il 28 a destra. Si segna e si tira meno perché in mezzo ci si protegge a doppia e tripla mandata, le difese alte sono più corte di un metro rispetto alla Russia e quelle basse di due metri. Si registrano anche 5 entrate in meno negli ultimi 35 metri, rispetto al 2018. Infine si fanno più cross: 83%. Dimenticate l'uno contro uno, perché ci provano Messi, Mbappé, Musiala e pochi altri e notate che le squadre che correvano di più, USA e Australia, sono a casa, mentre Argentina e Brasile quelle che corrono meno. Wenger conclude dicendo: "Chi ha migliori ali e difensori esterni vincerà il Mondiale".
Al tirar delle somme, torno a quel famoso allenatore che mandava il secondo a vedere quante volte il fluidificante mancino scendeva sulla fascia. Ovvero il nulla, con dati che sfiorano il ridicolo. Dall'analisi di Wenger si evince che se hai ali e difensori esterni migliori vincerai. Ma da una vita il Liverpool di Klopp l'ha dimostrato, con la catena di destra formata da Alexander-Arnold e Salah e quella di sinistra da Robertson e Mané. Non c'era bisogno di mandare quattro tecnici a scoprire l'acqua calda, anche perché la gran parte di ciò che viene fuori è insignificante. La cosa determinante è un'altra. Come ripete Obradovic, l'allenatore più vincente del basket europeo: "Non c'è tattica più importante della tecnica". Non a caso Argentina e Brasile corrono meno degli altri. Non perché recuperano palla più velocemente, ma perché sono migliori tecnicamente, ne perdono meno.
La notizia di un mondiale a 48 squadre non è ridicola, se non ce ne sono 16 in grado di offrire spettacolo?
Ma così è, se vi pare!”