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Codacons: “I tifosi vanno rimborsai per le partite a porte chiuse”

di Elena Rossin
Fonte: Codacons

A causa dell’emergenza CoronaVirus il calcio in Italia si giocherà a porte chiuse fino al 3 aprile: il Codacons, si legge sul sito del Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, tutela i diritti dei tifosi e mette a disposizione un modulo per chiedere il rimborso di biglietti e abbonamenti!

I FATTI - Adesso è ufficiale: si giocherà a porte chiuse fino al 3 aprile. Il premier Giuseppe Conte ha firmato a Palazzo Chigi il Dpcm per combattere l’emergenza coronavirus, adottando misure di contenimento diretto del virus o di ritardo della sua diffusione. Una decisione comprensibile, alla luce dei fatti. Ma il problema resta: chi rimborsa i tifosi, in possesso di biglietti e soprattutto abbonamenti?

I DIRITTI DEI TIFOSI - È evidente che, alla luce dei fatti, chi ha in mano biglietti e abbonamenti abbia diritto al rimborso, al pari di quanto sta avvenendo per biglietti aerei e pacchetti vacanza non usufruiti a casa del CoronaVirus. In particolare le società dovranno restituire agli utenti la parte di abbonamento allo stadio non goduta, proporzionale al numero di partite disputate a porte chiuse, e rimborsare integralmente i singoli biglietti, considerato che a fronte di un pagamento da parte dei consumatori non sarà resa la controprestazione oggetto del contratto.

L’INIZIATIVA DEL CODACONS - L’Associazione mette a disposizione dei tifosi un modello di diffida per chiedere il rimborso delle partite disputate a porte chiuse, sia per quanto riguarda i biglietti singoli che – a maggior ragione – gli abbonamenti, da indirizzare alle varie società sportive coinvolte.

COME SI FA PER ADERIRE ALL’INIZIATIVA - Prima si deve effettuare il pagamento di 2 euro sul sito del Codacons e poi si può scaricare il modulo della diffida per le società di calcio volto a chiedere il rimborso dei biglietti acquistati o della parte dell’abbonamento delle partite che si disputeranno a porte chiuse.  


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