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Collina: "No a conferenze stampa degli arbitri"

di Raffaella Bon
Fonte: datasport

Espulsioni a tempo e conferenza nel dopo gara. Sono questi i principali argomenti trattati da Pierluigi Collina durante il convegno 'Sport e Storia, studenti e campioni a confronto', che si è svolto stamattina a Firenze. Intervenendo davanti a circa un migliaio di giovani, il designatore arbitrale, ha detto la sua sul cartellino arancione e sulla squalifica a tempo. “Ormai l'International Board ha bocciato la proposta di introduzione del cartellino arancione, quindi e' inutile parlarne. In altri sport come la pallanuoto o il rugby l'espulsione a tempo c'e'. Io non ne sono mai stato un sostenitore, pero' e' una regola che se fosse applicata al calcio consentirebbe di risolvere le situazioni ibride, ovvero quelle in cui magari un'ammonizione e' troppo poco ma un'espulsione e' troppo, con tutte le negativita' derivanti dal fatto di far stare fermo un giocatore per un certo periodo di tempo”.

Spesso si è invocata la presenza degli arbitri nelle sale stampa degli stadi per spiegare le proprie decisioni, ma secondo Collina il nostro calcio non è ancora pronto per un’iniziativa così. “Ad oggi non sono favorevole a un
eventuale intervento degli arbitri in sala stampa alla fine delle partitr. Ci sono tempi e modi perche' gli arbitri possano parlare. Il giorno in cui determinate tensioni non ci saranno piu', magari diventeranno adatti gli interventi in sala stampa dopo le partite”.